Image Slider

Dragon Ball e l’Esoterismo: Viaggio Iniziatico tra Energia, Archetipi e Trasformazione

domenica 25 maggio 2025


Il viaggio del guerriero spirituale attraverso l’archetipo dell’eroe, la trasmutazione del sé e il potere dell’energia vitale. 


C’è una generazione intera che ha imparato il concetto di energia prima ancora di sentir parlare di chakra. Che ha compreso il valore della disciplina, della morte e della rinascita molto prima di leggere Jung, Eliade o Crowley. 

Una generazione che, davanti a una puntata di Dragon Ball, ha intravisto – senza capirlo pienamente – la struttura invisibile dell’iniziazione spirituale. 

Oggi, con occhi da iniziati, possiamo guardare quel racconto e riconoscerne le chiavi esoteriche. 

Perché Dragon Ball non è un semplice anime: è un testo alchemico mascherato da avventura, una parabola mitica travestita da serie televisiva. 

In questo viaggio, cercheremo di svelarne i simboli, di mettere in luce le corrispondenze tra il percorso dei guerrieri Z e le tappe interiori di chi cammina nella magia. E scopriremo, forse, che collezionare Goku o Vegeta non è solo un gesto nostalgico… ma un atto di riconoscimento sacro. 


🜂 Il Sé che lotta per emergere: Goku come archetipo dell’anima in ascesa 


Goku è il Sé nel suo stato di nascita primordiale: puro, ingenuo, istintivo. È l’anima ancora ignara del proprio destino divino, che cade sulla Terra – come un angelo inconsapevole – e deve, attraverso una lunga serie di prove, ricordare se stessa. 

Il suo percorso è un esempio di alchimia trasmutativa: 

 - Quando Goku si trasforma in Super Saiyan, brucia l’ego attraverso la collera. Il dolore, la perdita, la tensione sono combustibile sacro. È il fuoco dell’alchimista. 

 - Il passaggio al Super Saiyan 3, con la perdita delle sopracciglia, simboleggia la dissoluzione dell’identità. Un essere che ha rinunciato a ogni forma di maschera. 

 - Con l’Ultra Istinto, Goku si libera perfino della volontà. È il salto nel vuoto, il silenzio del pensiero, lo stato di unione con il flusso cosmico. Il suo cammino è quello del mistico guerriero: non combatte per vincere, ma per superarsi. Ogni avversario è un volto del suo karma. 


 ⚔️ L’Ombra necessaria: Vegeta e la nobile arte dell’integrazione 


Vegeta non è l’antagonista: è la nostra Ombra. È la voce che dice “Non perdonerò”, “Sarò il più forte”, “Non mi inginocchierò mai”. Ma dentro quella voce c’è dolore. L’umiliazione del figlio rifiutato. Il trauma dell’identità violata. Il rancore come corazza. Eppure, Vegeta compie un cammino esoterico ancora più radicale di Goku: rinuncia a sé stesso. 

Accetta l’amore. Si sacrifica per gli altri. 

Si inginocchia non per sconfitta, ma per scelta. 

È la parte più oscura che, finalmente, accetta di guarire. È l’archetipo del Signore Oscuro che abbraccia la luce. Chi fa lavori interiori profondi sa che non esiste vera trasformazione senza attraversare il proprio Vegeta. 


🧘 Il potere del Ki: tra prāṇa, aura e alchimia sottile 


Nel mondo esoterico, l’energia vitale prende molti nomi: prāṇa, chi, ruach, pneuma. In Dragon Ball diventa Ki. Ma non cambia la sostanza. 

Ogni tecnica del combattimento Z riprende dinamiche reali dell’energia sottile: 

- La Genkidama, costruita con l’energia degli esseri viventi, è un rituale di invocazione collettiva, simile a una magia egregorica. 

- Le fusioni non sono solo fisiche, ma rappresentano l’unione di frequenze, come nei lavori di coppia magica. 

 - Le trasformazioni non sono un power-up estetico, ma il riflesso di uno stato interiore raggiunto. In particolare, l’aura visibile nei combattimenti ci ricorda le visualizzazioni auriche nei riti di protezione. Il corpo che si infiamma di energia è un’immagine familiare a chi ha praticato il Kundalini Yoga o l’evocazione. 


 🜂 Il cammino del Sé attraverso la trasformazione 


In ogni versione di Goku – Super Saiyan, Ultra Istinto, Full Power – c’è una tappa della trasformazione spirituale. Il corpo si modifica, ma è l’energia che si eleva. E questa energia ha un nome ben preciso in molte tradizioni esoteriche: il Fuoco Sacro. 


 DRAGON BALL Z - Goku Super Saiyan 3 - Blood of Saiyans 


Una figura che emana potenza grezza, quella del Goku SSJ3: capelli che si allungano, sopracciglia che spariscono, l’essenza stessa dell’umano che cede a qualcosa di più grande, più istintivo e divino. Questa statua è perfetta come custode dell’altare personale, simbolo della rinascita dopo la distruzione. 



Dragon Ball Super - Ultra Instinct Son Goku - Banpresto 




Il momento in cui Goku non combatte più con rabbia, ma con la totale assenza di pensiero. L’Ultra Istinto è meditazione in movimento, la danza dell’anima che si abbandona al Tao. Da esporre dove si pratica silenzio, meditazione o channeling. 


Vegeta, Freezer e Bardock: le maschere dell’Ombra e della Linea del Sangue


Ogni archetipo ha bisogno del suo opposto. E nel mondo spirituale, non si cresce se non si affronta l’Ombra. 




Dragon Ball - Vegeta Super Hero (Figuarts)
 


Questa figura rappresenta l’Ombra che si piega senza spezzarsi. Vegeta che accetta il proprio ruolo senza rinunciare alla sua forza. In un rituale di riconciliazione interiore, può essere utilizzata per meditare sulla forza del perdono. 








Dragon Ball Z - Frieza (Solid Edge Works) 



Frieza è l’archetipo dell’abuso di potere, della manipolazione energetica, della sete di controllo. Ma come tutte le maschere del male, custodisce una lezione. Tenerlo sul proprio spazio sacro è un modo per riconoscere le proprie paure più profonde e trasmutarle. 




Bardock (Ichiban Kuji) Il padre dimenticato


L’antenato guerriero. Bardock è la radice karmica del protagonista, e la sua figura parla a chi lavora con le linee di sangue, con gli antenati, con la guarigione transgenerazionale. 






Archetipi del Caos: Baby, Broly, Gogeta 


Ci sono energie che non si possono semplicemente controllare. Vanno contenute, incanalate, integrate. 


Broly (Blood of Saiyans) 


Broly è l’urlo del trauma non elaborato. Il bambino cresciuto nel rancore. Il corpo che esplode di rabbia repressa. Chi sta affrontando un processo di purificazione emotiva profonda, può trovare in lui un alleato simbolico. 


Gogeta vs Broly - Tazza da viaggio 



Due opposti che si confrontano. Il divino e il selvaggio. Bere da questa tazza ogni mattina diventa un piccolo rituale quotidiano per ricordare che anche il caos ha bisogno di una direzione. Ottima per iniziare la giornata con intenzione. 




Super Baby 2 (Ichiban Kuji GT) 


Il corpo ospitato. La possessione. L’invasione dell’identità. Un tema scomodo ma reale per chi lavora nel campo delle energie sottili. Baby è un simbolo potente da usare per riflettere sui limiti tra sé e non-sé. 






I Figli della Nuova Era: Gohan, i portachiavi e l’oggetto da portare con sé 


Se Goku è il guerriero, Gohan è il ponte tra guerriero e saggio. Le sue evoluzioni ci ricordano che si può essere potenti senza rinunciare alla dolcezza. 



Ultimate Gohan (Figuarts)
 


Un guerriero calmo. Una guida. Gohan adulto è l’incarnazione dell’equilibrio. Questo action figure si presta a diventare il centro di un lavoro di armonizzazione energetica. 








Son Gohan Beast – Funko POP + Keychain 



Bestiale. Estremo. Il lato oscuro che emerge dal figlio. Usalo nei rituali dove serve liberare potere represso, o quando bisogna proteggere un confine psichico. 


Portachiavi Gohan Beast e Goku (Funko) 


Oggetti piccoli, da tenere in tasca o sul mazzo di chiavi. Ma se consacrati, possono diventare sigilli protettivi personali, da caricare sotto la Luna o con incenso. 










Conclusione: Quando il Collezionista diventa Custode 


Questi non sono solo oggetti. Sono icone viventi, parti di un linguaggio che ci ha parlato sin dall’infanzia e che, se ascoltato con le orecchie del cuore, continua a guidarci oggi. 

Dragon Ball ha insegnato a milioni di persone a credere nell’energia, nella trasformazione, nella potenza del sacrificio. Se oggi raccogli quei simboli, li custodisci, li onori… allora stai svolgendo il compito più sacro di tutti: tramandare archetipi. E ogni figura che scegli, ogni statuetta, ogni tazza, ogni portachiavi… è un sigillo che parla la tua lingua spirituale.


Clicca su Animewonderful per acquistare i prodotti più adatti alla tua rinascita!


Articolo in collaborazione con Animewonderful, e-commerce per tutte le esigenze. 



👉 Yamauba – La strega delle montagne e il potere dimenticato del femminile selvaggio

mercoledì 9 aprile 2025


Yamauba (o Yamanba) è una figura misteriosa del folklore giapponese. Temuta, disprezzata, demonizzata… e infine — per chi sa guardare oltre le apparenze — compresa.

Abita le montagne, i luoghi liminali, le nebbie dove l’umano e il non-umano si sfiorano. È una strega, sì, ma anche molto di più: un archetipo potente della Dea Selvaggia, incarnazione del femminile primordiale, libero, indomabile.


🕯 1. La Vecchia Terribile


Yamauba viene descritta nei racconti antichi come una donna anziana, solitaria, con capelli scarmigliati, abiti logori e denti aguzzi. Vive nelle montagne e attira i viandanti per poi divorarli.

Ma aspetta.
Chi è davvero questa donna che non vive secondo le regole?
Chi è questa creatura che non si cura dell’aspetto, vive isolata e conosce la fame?
Chi è che mette alla prova chi la incontra, separando i deboli dai coraggiosi?

È la Dea nella sua forma più cruda.
Colei che non consola, ma trasforma.
Colei che non ti salva, ma ti costringe a partorire una nuova te stessa dalle viscere.





🌿 2. La Signora del Bosco e del Sangue


Come molte “streghe” della tradizione, Yamauba è legata alla natura selvaggia, alle erbe, alla morte e alla rigenerazione.

In alcune versioni, è colei che assiste il parto.
In altre, nutre chi si è perso nel bosco.
È un archetipo femminile oscuro e ambivalente, come ogni forza divina originaria:

  • Può nutrire o divorare.

  • Può guarirti o ucciderti lentamente.

  • Può rivelarti te stessa… o farti impazzire.

La sua casa è la foresta interiore. Quella che pochi osano esplorare.


🐺 3. Yamauba oggi – La Strega che abita in te


Nel mondo moderno, Yamauba è dentro ogni donna che ha smesso di compiacere.
È la voce che ti sussurra:
Non devi essere bella. Non devi essere buona. Devi essere vera.

È la parte che ha smesso di nutrire chi non restituisce.
È la tua fame di libertà, di silenzio, di rituale.
È la madre oscura che non ti accarezza, ma ti dà un coltello e ti dice:
“Taglia via ciò che non ti serve.”

Yamauba non è una favola dell’orrore.
È una prova iniziatica.
È l’archetipo della donna che si ritira dalla società per tornare sacra, selvaggia e pericolosa.


🌑 Conclusione


Yamauba è un invito.
Non a diventare “mostruosa”, ma a recuperare il potere scartato del femminile.
A camminare nella nebbia.
Ad ascoltare le voci degli alberi.
Ad accettare di non essere capita.

Perché chi osa entrare nella tana della Yamauba…
non ne esce mai come prima.


😃 Dove trovare Yamauba


Dentro di te,
quando smetti di sorridere per educazione.
Quando dici no senza sentirti in colpa.
Quando cammini nella solitudine e non ne hai più paura.


👉 Acquista Il vuoto di Yamauba su Amazon, Dark Abyss Edizioni e in tutte le librerie fisiche e nei migliori store online.