Oggi voglio parlarvi di una cosa che mi sta molto a cuore, ovvero il bracciale della sorellanza creato da Katja Bolognani, Una donna dolcissima, una donna forte, una Donna con la D maiuscola. Il bracciale della sorellanza rappresenta tutte le donne, rappresenta una lunghissima linea rossa che unisce le donna alla Dea, ogni perlina rossa rappresenta una donna nostra antenata e una donna che verrà.. perchè noi la perlina argentata, non siamo mai sole. Siamo circondate da tantissime sorelle, figlie della stessa Dea. Ogni volta che accarezzo il bracciale mi sento piena, più lo guardo e più mi rendo conto che ho la forza di ogni donna; ho la forza per rialzarmi quando sono in difficoltà, ho la forza di ridere, ho la forza di piangere, ho la forza di vivere perchè non sono una, ma sono tutte.
Vi lascio la storia del bracciale:
Alicia era una ragazzina di 12 anni, bella come il sole, con il viso tempestato di lentiggini che facevano un contrasto divertente sulla sua pelle scura. Come tutte le donne indìgenas di Otavalo aveva i capelli lunghi fino alla vita, neri e lucidi dai riflessi blu, nascosti da una fascia colorata che li avvolgeva a coda di cavallo. Vivevo da circa due mesi in quel paesino sulle Ande a 3000m di altitudine in Ecuador. Io e Alicia eravamo diventate amiche, lavoravo con lei alla Pizzeria Siciliana, gestita da una donna meticcia di nome Aida, che aveva imparato ad impastare la pizza su un libro di cucina, ma che mai aveva mangiato questo piatto in nessun altro luogo e, devo ammettere, la faceva molto buona.
Mi piaceva molto guardare Alicia lavorare, ascoltarla parlare, era abile, veloce, a modo suo saggia, e mi ritrovavo spesso, osservandola, a riflettere su come matura diversamente da noi, una donna di quei paesi.Un giorno uscite dal lavoro ci siamo incamminate senza meta verso le campagne, alla fine del paese. Si è aggiunta a noi un'altra donna e chiacchierando abbiamo passeggiato.L'andatura delle due otavalegne e la mia erano decisamente differenti. Io con il mio solito passo svelto, influenzato sicuramente dal luogo dove vivo, dove tutto è velocità, efficienza, e niente spreco di tempo...così, un po' tedesco...Alicia e Marcela, invece, tranquillamente camminavano strisciando un poco i piedi. Io senza volerlo, mi ritrovavo sempre qualche metro più avanti e dovevo fermarmi ad aspettarle. Mi raggiungevano, riuscivo a fare con loro qualche decina di metri, e poi, nuovamente ero più avanti. Nell'aspettarle, mi sono anche detta: “mamma mia, che lente! Non arriviamo più!”. Poi, Alicia sorridendo, mi guarda e dice: “Katja, dov'è che devi andare?”
Il mondo mi si è fermato per un istante....dov'è che stavo correndo? Perchè non ero capace di passeggiare lentamente, gustandomi il momento, senza una meta, ma solo per il gusto di passeggiare in compagnia? Non ero in grado di assaporare il momento? La dolce compagnia e il luogo meraviglioso, non erano sufficienti? Perchè doveva esserci per forza un fine pratico?Beh, credo per il resto della passeggiata non dissi più nulla. Restai in ascolto.Alicia, una ragazzina sorridente di 12 anni, senza saperlo, mi aveva donato uno degli insegnamenti più importanti della mia vita.Dopo circa otto mesi che vivevo a Otavalo, si avvicinava il momento di partire, così Alicia si tolse il bracciale che portava al polso, lo mise al mio e disse: “Katja, ti dono il mio bracciale, simbolo delle donne di Otavalo, perchè tu sei l'unica gringa con il cuore da “indìgena”. Per me è stato un momento davvero carico di mille significati, di mille gratificazioni e ringraziamenti. E sono stata felice.Le donne di Otavalo portano a tutti e due i polsi questo filo di perline rosse, sono imitazioni di corallo, loro lo chiamano “l'altro corallo”, in realtà è un impasto di ceramica e vetro tagliato molto grossolanamente che lo rende molto simile al corallo.(Alcune, davvero poche, hanno il bracciale di corallo vero).Ho messo il bracciale di Alicia e non l'ho tolto per 20 anni. Lo avevo al polso al mio matrimonio, quando sono nati i miei figli, e in ogni occasione importante l'ho guardato e con il pensiero l'ho chiamato, raramente sono senza o metto altro. E' un oggetto importante e ho sempre sentito la sua forza, anche se non mi è stato chiaro il perchè, fino a quando non ho incontrato il cerchio di sorellanza di Cristina e Andi con gli insegnamenti di Diane See Dancer.(www.dolcemedicina.it Cerchio Sacro delle Donne) Ho riconosciuto nel bracciale la linea rossa che unisce le donne alla Madre Terra, e così attraverso la sorellanza, dopo dieci anni, ho capito davvero il significato del bracciale.L'anno scorso, dopo una relazione durata 23 anni, mi sono separata. Pensavo di essere pronta a questo passo, ma ho scoperto di non esserlo affatto e che separarsi da chi ti è stato vicino per così tanto tempo, nel bene e nel male, non è davvero una cosa semplice. Ho attraversato un periodo buio, davvero molto buio, ho perso anche il lavoro e mi sono ritrovata sola e sperduta.Il bracciale che portavo al polso si è rotto. Fortunatamente è successo in casa ed ho potuto raccogliere le perline, mettermi al tavolo e rifarlo. No, non poteva abbandonarmi proprio adesso!Il bracciale è lungo quasi due metri, e così mentre infilavo tutte queste perline rosse ho iniziato a perdermi in immaginazioni e pensieri meditativi fino a quando le perline che infilavo sono diventate tutte donne: ...chissà, questa sta piangendo come me, questa forse si sta sposando, questa partorisce, questa insegna, questa è nonna e culla il nipote, questa cucina, questa balla e canta, questa è la saggia, questa è l'allieva.... così per circa un'ora, ed ero a metà del lavoro. A quel punto mi sono fermata e ho pensato: “e io? Dove sono io?” Ho aggiunto una perla d'argento ed ho detto: “in mezzo a tutte queste donne ci sono io! E questa perla mi rappresenta e mi ricorda di darmi tutte le attenzioni e le cure di cui ho bisogno. Non posso e non devo dimenticarmi di me, di chi sono, della forza che c'è dentro di me, e di tutte le Perline intorno a me!” Poi ho finito di infilare l'altra metà del bracciale.
In concomitanza dell'avvento del bracciale della sorellanza in tutto il mondo, vi lascio il link dell'evento del PRIMO FESTIVAL DEL BRACCIALE DELLA SORELLANZA che si svolgerà dal 4 al 6 settembre a Malga monte san pietro.Ci saranno stage, conferenze, cerimonie, meditazioni, tarocchi, tamburi, canti, laboratori.....e la nostra creatività
spazi generosamente offerti dal cuore di donne che nutrono e sostengono la sorellanza.
INCONTRIAMOCI
per condividere
la gioia di stare insieme
il ridere e il cantare
l'ascoltare e il raccontare
per raccogliere e seminare
per imparare e insegnare
https://www.facebook.com/events/1597564317160697/
Che la Dea vi accompagni, sempre.
Non conoscevo questa storia, molto bella
RispondiEliminaStupenda <3 <3
RispondiEliminaCiao cara, c'ero anch'io al festival lo scorso anno. Magari ci siamo conosciute. Un abbraccio. Hai visto in che posto bellissimo sarà quest'anno? Sono Alessandra
RispondiEliminaBella storia! Dove posso trovare il bracciale? Vorrei regalarlo a un'amica
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