Oggi è la festa più attesa dell'estate ossia Ferragosto. Qui nel mondo di sopra è un giorno come gli altri, i mostriciattoli giocano con gomitoli di lana, il mio orso compagno ronfa sul divano davanti alla tv e io mi riposo nel mio laboratorio, mentre l'incenso danza con il suo fumo per tutta la stanza e il libro è aperto sul leggio. Ma vi siete mai chiesti che origini ha ferragosto? Il nome della festa di Ferragosto deriva dal latino feriae Augusti (riposo di Augusto), in onore di Ottaviano Augusto, primo imperatore romano, da cui prende il nome il mese di agosto.
Era un periodo di riposo e di festeggiamenti istituito dall’imperatore stesso nel 18 a.c, che traeva origine dalla tradizione dei Consualia, feste che celebravano la fine dei lavori agricoli, dedicate a Conso che, nella religione romana, era il dio della terra e della fertilità.
In tutto l’Impero si organizzavano feste e corse di cavalli, e gli animali da tiro, inutilizzati per i lavori nei campi, venivano adornati di fiori. Inoltre, era usanza che, in questi giorni, i contadini facessero gli auguri ai proprietari dei terreni, ricevendo in cambio una mancia.
Anticamente, come festa pagana, era celebrata il 1 agosto. Ma i giorni di riposo (e di festa) erano in effetti molti di più: anche tutto il mese, con il giorno 13, in particolare, dedicato alla dea Diana.
La Dea Diana è la Dea della luna crescente, è la Dea della natura selvaggia, è la dea protettrice degli animali, è la Dea madre. Nonostante madre questa Dea è indipendente, è una cavalla indomita che corre veloce nelle pianure, è una freccia che scorre lontano senza ostacoli. Non allontana comunque l'amore anzi vecchie leggende narrano che la Dea ebbe diversi rapporti con il Dio della foresta.
Ora accadde che Diana ebbe nostalgia della luce del mondo e dei suoi molti figli. Così lei giunse al mondo e fu accolta con grandi celebrazioni. E Diana vide lo splendore del nuovo dio mentre solcava i cieli ed ella lo desiderò. Ma ogni notte egli ritornava nel Reame Nascosto e non poteva vedere la bellezza della dea nel cielo notturno.
Così una mattina la dea si alzò mentre il dio arrivava dal Reame Nascosto. E lei si bagnò nuda nel sacro lago di Nemi. Quindi i signori del quattro angoli apparvero a lui e dissero: “Guarda la dolce bellezza della Dea!” Ed egli la guardò e fu colpito dalla sua bellezza. Così discese sulla terra nella forme di un grande cervo.
“ Io sono giunto per giocare al tuo fianco” disse. Ma Diana fissò il cervo e parlò: “ Tu non sei un cervo, ma un dio!” E così egli rispose: “Io sono Herne, dio della foresta. E ancora, mentre sto sopra il mondo io tocco anche i cieli e sono Lupercus, il Sole, che ha bandito il Lupo della Notte. Ma, oltre a tutto ciò, io sono Pan, il primo nato di tutti gli dei!”
La dea sorrise e uscì fuori dall’acqua un tutta la sua bellezza: “ Io sono Artemide, dea della foresta, ma quando sono davanti a te sono Selene, dea della Luna. Ma, oltre a tutto ciò, io sono Diana, la prima nata di tutte le dee!”
E Fauno le prese per mano e assieme camminarono per i prati e le foreste, raccontando i loro racconti di antichi misteri. Si amarono e furono uno e assieme governarono il mondo.
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