Titolo: Storia di un processo inquisitorio. Gostanza da Libbiano
Autore: Gian Ugo Berti. Susanna Berti Franceschi
Editore: Elmi's World
Prezzo: € 15,00 12,75 €
Pagine:144
Buongiorno amici de Il mondo di sopra! Oggi voglio parlarvi di un libricino davvero interessante, un saggio romanzato che mi ha accompagnato in un avventura di un paio di giorni. Sto parlando appunto della storia di un processo inquisitorio. Siamo nel 1595 ed è l'ennesima tragedia di una donna accusata di stregoneria. La storia di Gostanza da Libbiano è tristemente famosa. Una donna con un passato difficile, una donna signora delle erbe, una curatrice che viene vista dal popolo come una strega, una serva del demonio.
Non ho arti che il Signore non mi dia", diceva Gostanza al vescovo mentre curava il nipote dell'Illustrissimo
Questo libro l'ho trovato davvero prezioso in quanto gli autori narrano la storia in maniera piacevole, raccontandoci della vita di Gostanza e descrivendo le erbe che venivano utilizzate in quel tempo. I dialoghi tra i personaggi, tra i signori e i villici sono davvero interessanti, la lettura è molto scorrevole e ci rende il tutto più facile da immaginare.
Già dalle due prefazioni all'inizio del libro, la curiosità prende il sopravvento. Le parole si susseguono veloci e i sentimenti fanno subito capolino. La lettura si perde tra quelle quindi emozioni di curiosità e rabbia per ciò che succede a questa povera donna che altro non era che una guaritrice.
Interessante è anche la copertina di questo libro, sullo sfondo l'azione della tortura; la donna appesa per i polsi, sofferente con la testa piegata, con chissà quali pensieri che le scorrono veloci nella testa, un monaco intento a scrivere apprezzando la luce della finestra, come se la sofferenza di questa donna fosse cosa normale.. (anche se tuttavia a quei tempi lo era davvero normale, visto che siamo nel periodo più centrale dell'avvento dei roghi), un altro monaco perso a guardare l'appesa, perso nella visione di quel bellissimo corpo reso dannato. E qui in questo sfondo di rabbia spicca veloce l'immagine del vaso di erbe che Gostanza riceve in dono dal monaco farmacista dopo aver curato l'illustrissimo "nipote" del Vescovo. Quel vaso che Gostanza ha tanto amato, quel vaso così prezioso che colorava la sua umile dimora.
Sua eminenza ha saputo dal fratello farmacista che avreste fatto buon uso di questo per conservare di cura le vostre erbe. E tirò fuori dal davanti della tonaca il vaso di ceramica con i fiori di giglio blu e gialli. Gostanza sentì il cuore balzarle in petto (...) e fu tanta l'emozione che non riuscì a dir nulla, solo a dondolare in su e giù la testa come una bambola di pezza strapazzata da mani di bambina
E' un libro da leggere tutto d'un fiato, è un libro che fa riflettere su ciò che la pazzia, l'invidia e la paura hanno creato. E' un saggio storico che va conservato e ammirato per ciò che racconta di questa donna. di questa strega! E' un libro che si taglia in questo tempo svelandoci una vita quotidiana di una strega del Medioevo. Ringrazio ancora gli autori per quest'opera bellissima in cartaceo, non sottovalutando comunque che si può acquistare ad un prezzo minore in ebook.
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