Era da un po' che volevo parlarvi di questo romanzo che la edizioni Cento Autori mi ha omaggiato.
Non leggo spesso libri del genere, ma sono stata incuriosita fin da subito dalla sinossi accattivante del libro:
Gesù Cristo, Ponzio Pilato, Giuda Iscariota e la Maddalena… non sono esattamente i personaggi biblici e nemmeno le statuette del presepe che affollano i vicoli di Napoli. Sono i soprannomi di criminali incalliti e senza scrupoli che turbano i sogni del commissario Peppenella, sempre più solo e trasandato. La luce invece è quella elettrica, staccata a casa del commissario a causa di un contatore taroccato in una città taroccata, Napoli, dove niente e ciò che sembra e tutto si confonde: lecito e illecito, ladri e onesti, suore e prostitute, legge e anarchia, dando vita ad una casba folle e intricata che rischia di far impazzire il povero Peppenella.
Ecco quindi che dopo averlo divorato in pochissimi giorni (parliamo di un romanzo di 225 pagine) vi lascio la mia opinione.
Titolo: La luce sia con voi. Non c'è pace per il commissario Peppenella
Autore: Peppe Lanzetta
Editore: CentoAutori
Pagine: 225
Prezzo: 13,00 € cartaceo
Leggere questo romanzo è un po' come attraversare una finestra su un altro mondo, è una finestra diversa, irreale, tuttavia è una finestra che si apre con il sorriso e si chiude uguale.
Il romanzo inizia con la consegna di un serpente in un albergo di Napoli. Mi manda Gesù cristo sussurra l'uomo mentre trasporta questo enorme animale. Il serpente diventa quindi simbolo e oggetto di un rapporto sessuale forse un po' troppo hot e finisce quindi con un omicidio.
Ecco quindi l'apparizione del commissionario Peppenella per catturare finalmente Gesù Cristo.
Pagina dopo pagina ci troviamo in un romanzo umano dove l'autore sembra quasi voler raccontarci di personaggi incontrati per strada.
In questo libro non troviamo eroi o creature fantastiche come siamo abituati a leggere, troviamo persone comuni con i loro problemi e la loro quotidianità e ci si affezionerà a loro comunque.
Mi ha lasciato di stucco il modo di scrivere dell'autore, il come il tutto viene scritto in maniera quasi ironica.
Ci si affeziona agli atteggiamenti del Commissario, un uomo un po' su di peso che nonostante le sue disgrazie riesce a superare ogni ostacolo.
E' un romanzo che si perde tra le righe dei personaggi cattivi. Un romanzo pieno di dialoghi divertenti e oserei dire veritieri quando l'autore accenna nei suoi scritti di Papa Francesco.
L'ambientazione del romanzo si perde nella bella Napoli e nelle sue strade a volte pericolose dove anche i più cattivi hanno il bisogno di sentirsi umani.
Non troveremo quindi solo il thriller, la ricerca dell'uomo e dell'omicidio stesso, ma troveremo anche il bisogno d'amore delle donne, degli uomini e dei transgender della storia.
Pagina dopo pagina ci troviamo in un romanzo di oggi, tra uomini che parlano di mala affari e calcio.
Non leggo spesso libri del genere, ma sono stata incuriosita fin da subito dalla sinossi accattivante del libro:
Gesù Cristo, Ponzio Pilato, Giuda Iscariota e la Maddalena… non sono esattamente i personaggi biblici e nemmeno le statuette del presepe che affollano i vicoli di Napoli. Sono i soprannomi di criminali incalliti e senza scrupoli che turbano i sogni del commissario Peppenella, sempre più solo e trasandato. La luce invece è quella elettrica, staccata a casa del commissario a causa di un contatore taroccato in una città taroccata, Napoli, dove niente e ciò che sembra e tutto si confonde: lecito e illecito, ladri e onesti, suore e prostitute, legge e anarchia, dando vita ad una casba folle e intricata che rischia di far impazzire il povero Peppenella.
Ecco quindi che dopo averlo divorato in pochissimi giorni (parliamo di un romanzo di 225 pagine) vi lascio la mia opinione.
Titolo: La luce sia con voi. Non c'è pace per il commissario Peppenella
Autore: Peppe Lanzetta
Editore: CentoAutori
Pagine: 225
Prezzo: 13,00 € cartaceo
Il romanzo inizia con la consegna di un serpente in un albergo di Napoli. Mi manda Gesù cristo sussurra l'uomo mentre trasporta questo enorme animale. Il serpente diventa quindi simbolo e oggetto di un rapporto sessuale forse un po' troppo hot e finisce quindi con un omicidio.
Ecco quindi l'apparizione del commissionario Peppenella per catturare finalmente Gesù Cristo.
Pagina dopo pagina ci troviamo in un romanzo umano dove l'autore sembra quasi voler raccontarci di personaggi incontrati per strada.
In questo libro non troviamo eroi o creature fantastiche come siamo abituati a leggere, troviamo persone comuni con i loro problemi e la loro quotidianità e ci si affezionerà a loro comunque.
Mi ha lasciato di stucco il modo di scrivere dell'autore, il come il tutto viene scritto in maniera quasi ironica.
Ci si affeziona agli atteggiamenti del Commissario, un uomo un po' su di peso che nonostante le sue disgrazie riesce a superare ogni ostacolo.
E' un romanzo che si perde tra le righe dei personaggi cattivi. Un romanzo pieno di dialoghi divertenti e oserei dire veritieri quando l'autore accenna nei suoi scritti di Papa Francesco.
L'ambientazione del romanzo si perde nella bella Napoli e nelle sue strade a volte pericolose dove anche i più cattivi hanno il bisogno di sentirsi umani.
Non troveremo quindi solo il thriller, la ricerca dell'uomo e dell'omicidio stesso, ma troveremo anche il bisogno d'amore delle donne, degli uomini e dei transgender della storia.
Pagina dopo pagina ci troviamo in un romanzo di oggi, tra uomini che parlano di mala affari e calcio.
A me questi mondiali di calcio mi stanno sulle palle!
La scrittura è scorrevole e mai noiosa. Ci si ritroverà a voler continuare a leggere e scoprire se Gesù Cristo riuscirà a fermarsi tra le braccia o meglio dire tra le manette del commissario.
A tratti ricorda un po' il cartone animato Lupin dove il commissario quasi ormai innamorato di quel cattivo si ritrova poi a rimpiangere le vecchie corse.
Un romanzo bello e divertente, un romanzo che ci immerge nella storia. Una lettura da non lasciar perdere.
Pilato era tutto quello che gli altri non avrebbero voluto essere, ma non aveva calcolato che col passare del tempo suo figlio gli avrebbe presentato il conto. La moglie già lo aveva lasciato anni e anni prima e lui viveva per quel figlio che ora era diventato un giudice implacabile. E lo faceva piangere.
Mi trovi perfettamente d'accordo, e il commissario Winchester dei Simpson è identico a PeppenellaXD
RispondiEliminaaahahaahah si mi ha ricordato un sacco lui e Lupin, specie quest'immagine di lui in mutande xD
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