Autori emergenti: Non perdere l'occasione.

martedì 6 settembre 2016


Buongiorno cari lettori e bentornati nello spazio Il mondo di sopra. Questo blog mi accompagna oramai da più di un anno e articolo dopo articolo subisce inevitabilmente l'evoluzione del mio essere e del mio modo di pensare. Racconta la mia spiritualità, sbircia tra le pagine di libri vecchi e nuovi e lascia la mia opinione su qualsiasi libro mi capiti tra le mani. Ho avuto la fortuna di riprendere in mano la mia vecchia passione per i blog e riportarla con costanza e serietà in quella che adesso è la mia vita di moglie e lavoratrice. A volte ci si dimentica però che una blogger non è sinonimo di critico letterario e che blogger non significa spesso esperta addetta ai lavori. Dietro a questo schermo bianco e alla tastiera ci sono semplici persone: madre, figli, individui che hanno la voglia e il desiderio di raccontarsi e di credere nei sogni altrui.
In questo periodo insieme vi ho parlato di tantissimi libri letti, a volte sognando i personaggi ad occhi aperti e altre volte scappando a gambe levate. 
L'articolo di oggi vuole invece parlarvi di quegli autori emergenti che si sentono arrivati per aver scritto un libro, di quegli autori che pensano che tutto gli sia dovuto.

Ultimamente tra le pagine dei social è possibile "ammirare" post di autori su autori che giudicano i blog come se quegli stessi post potessero diventar una lama di ripicca e vendetta contro quelle recensioni che ne siano uscite negative per i loro stessi libri. Ma l'asilo non era finito da tempo?

[prima di continuare premetto che non conosco autrici che hanno giudicato il mio blog, quindi la mia non è ripicca alla ripicca, ma semplicemente una riflessione sullo specchio del social]

Quando si è agli inizi con il blog ci si ritrova a leggere le email con lo stesso batticuore del primo appuntamento: si da una veste grafica carina, si cerca di parlare al meglio e si tira fuori tutta la gentilezza possibile sperando di ricevere un'email da chissà chi. Quando ho iniziato con il tempo, a recensire autori emergenti, mi sono resa conto di trovarmi di fronte a persone che si sentivano già arrivate, cariche dei loro onori e virtù su un piedistallo fatto di carta, pronti a puntare il dito da quell'altezza e definire nullità il resto del mondo, perché loro in realtà erano i nuovi autori di Harry Potter, loro erano i discepoli ereditari della scrittura del Signore degli Anelli, non capendo invece che noi blogger siamo semplicemente lettrici, pronte a credere nei loro sogni di carta.

Ma perché un blog recensisce autori emergenti? 

Quando il primo autore sconosciuto mi ha chiesto di recensire il suo libro ero pronta a offrirgli il mondo. Ero felice di conoscere in maniera inedita una storia, di perdermi in chissà quale viaggio e di poterlo condividere con ogni lettore possibile, perché una cosa bella e felice non può rimanere sola; ma quando ci si ritrova davanti una persona che l'umiltà l'ha abbandonata chissà dove, una persona che cerca una recensione da cinque stelle senza soffermarsi su chi sei o cosa effettivamente leggi, una persona con cui confrontarsi e una persona che le critiche non le accetta, beh alla fine questa domanda te la fai. Perché recensire autori emergenti se vieni trattata come una pezza da piedi?

Noi blogger non siamo straccetti di stoffa da utilizzare, non siamo prostitute da pagare con la grazia di un cartaceo pretendendo poi una recensione a pieni voti, non siamo critici letterati, non siamo addetti ai lavori, siamo semplicemente lettori che dedichiamo del tempo in maniera gratuita  a voi che lo avete chiesto. 

Definire un blog meno serio semplicemente poiché ha trovato difetti nel vostro romanzo, bhe... non mi esprimo. 

Quando ci si ritrova davanti un libro con errori grammaticali, con copertina dai colori troppo scuri o con dialoghi sconnessi e personaggi non così completi, forse due ri-calcoli sull'opinione del blog me la farei... forse forse quella blogger in realtà non vuole smontarvi perché quella mattina si è alzata male, ma semplicemente farvi capire che scrivere l'o comprata e venduta o quanti anni ai in realtà sarebbero da rivedere, per il vostro bene (e per il nostro che leggiamo).

Nel corso del tempo di autori del genere ne ho trovati parecchi. Sono stata accusata, messa al rogo, ho ricevuto commenti anonimi intimidatori per tanto tempo, semplicemente per aver definito il romanzo non in maniera così positiva come ci si aspettava, nonostante la recensione fosse sempre creata in maniera costruttiva e non lasciando frasi da "mi fa schifo. non leggetelo."

Spesso, ed è un errore che ho fatto anch'io, mi sono imbattuta su blogger che giustificavano un po' troppo la loro recensione negativa, quasi scusandosi delle parole che stavano scrivendo semplicemente poiché l'autore, dall'alto del suo piedistallo, urlava parole su come lui fosse uno scrittore e che in maniera terra terra noi non capivamo un cazzo. 

Questo non deve succedere! 

Un blogger ha il diritto di poter dire ciò che pensa senza aver paura di ritrovarsi minacce in privato e commenti offensivi sotto l'articolo postato. Un blogger ha il diritto di poter dire non mi piace e di poter selezionare cosa leggere, senza sentirsi dire se hai letto quello, leggi anche il mio.
Un blogger ha il diritto di poter scegliere cosa comprare senza sentirsi dire compra questo, è il mio nuovo libro. 
E sentite un po'... un blogger ha il diritto di andare in vacanza, ebbene si! Ci sono stati parecchi autori che si sono lamentati poiché la blogger non rispondeva alle loro email in pieno Agosto, nonostante l'avviso in prima pagina "sono in ferie."

Caro autore, se hai dedicato un minuto del tuo prezioso tempo da scrittore, a leggere questo articolo fatti un favore: Non perdere l'occasione di stare zitto! Se anche tu sei un autore che pretendi solo recensioni positive, che ti senti arrivato perché la Newton Compton o la Mondadori o la Fazi o qualsiasi casa editrice ti hanno pubblicato, beh... non perdere l'occasione e scendi dal piedistallo.
Scrivere un libro non fa di te uno scrittore, attaccare gratuitamente una blogger dall'altra parte del computer con commenti di cattivo gusto, non fa di te un grande uomo / grande donna.
Avere un blog non fa di me una critica letteraria, ma semplicemente una lettrice che ha voglia di parlare della sua passione.
Hai mai avuto una passione? Oltre allo scrivere? Sono mai venuta a casa tua a dirti come si pesca quel determinato pesce o come utilizzare il cecchino di Call of Duty? E tu cara autrice che ti diletti a cucinare, sono mai venuta a casa tua a dirti che quella torta non deve essere fatta così e che sei una persona ignobile perché non ti piace la torta di mele? Allora tu perché stai entrando ed offendendo nella mia di casa?

Caro autore non perdere l'occasione e rifletti d'ora in poi

Non perdere l'occasione per fermarti un attimo: Prima di mandare l'ennesima e-mail di richiesta fermati a visualizzare davvero il contenuto di quel blog, se troverai la scritta non recensisco pdf sarà più facile per te capire che è inutile inviare l'ebook del tuo romanzo, no? Se troverai la scritta per il momento non recensisco più autori emergenti, lista lettura chiusa è inutile inviare un email di richiesta, non trovi?

Autori emergenti: metterli da parte?

A voi l'ardua sentenza. 

Ovviamente la mia è una riflessione in generale e non comprende tutti gli autori conosciuti e che conoscerò nel tempo.

Ovviamente anche nella mia categoria ci sono blogger di merda. che si sentono arrivati anche loro sul piedistallo.

Ovviamente questo articolo si rivolge ad una determinata categoria di autori di merda.  che dovrebbero rivedere le proprie idee, ovviamente.

L'immagine di "non perdere l'occasione" è Olio su Tela di Bruno Benfenati: come un libro aperto. 





3 commenti on "Autori emergenti: Non perdere l'occasione. "
  1. Ciao!
    Sono d'accordo con quanto hai scritto. Purtroppo credo che la tua esperienza sia fin troppo comune :( ed è un peccato perché infondo tutte le bookblogger sono lettrici che hanno il sacrosanto diritto di esprimere la propria opinione su tutto ciò che leggano, dalle opere di autore affermati a quelli di emeriti sconosciuti.
    Ogni volta che un autore emergente mi propone la sua opera sento una grande responsabilità, perché so cosa vuol dire affidare ad altri il frutto di tanto lavoro. Detto questo però ogni scrittore che è disposto a pubblicare deve mettere in conto che ciò che ha scritto possa piacere o no, ma soprattutto che la sua opera non è perfetta e accettare le critiche costruttive.
    Dopo un paio di esperienze non proprio positive, adesso quando mi propongono di leggere un libro preciso prima che da me avranno un'opinione sincera nel bene o nel male, e se non sta bene invito la persona a rivolgersi altrove.

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    1. esattamente, purtroppo è estenuante selezionare o dover leggere e rispondere ad un autore con cautela, come se dovessimo aver paura di una tastiera e di quello che abbiamo davanti. un opinione non limita le vendite!

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  2. Hai perfettamente ragione. Condivido in pieno ogni tua parola. Per quanto mi riguarda parlo per entrambe le parti, come lettrice e autrice. Mi è capitato di essere ignorata da autore emergenti che non condividevano la mia idea, ma scrivere significa mettersi in gioco e accettare ogni critica negativa o positiva, basta che sia costruttiva. Il parere poi è soggettivo, non puoi piacere a tutti e questo mi sembra alquanto normale. Purtroppo però non tutti lo capiscono

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