Buongiorno cari Abitanti lettori del Mondo. Oggi iniziamo la giornata con una recensione di un libro che ho letto con entusiasmo, una di quelle letture che finalmente non stanca e ti fa venir voglia di arricchire la nostra passione. In realtà prima di parlarvi del libro, voglio aggiornarvi su una novità: in famiglia è arrivata Frejya, una femminuccia di Pitbull di quasi due mesi. Siamo insieme da pochi giorni, esattamente da domenica, eppure la mia vita è completamente cambiata. Io la chiamo la mia bambina, ma non perché non potendo avere figli vedo lei come una bimba in carne e ossa, ma il legame che si è creato, la fiducia che avanza tra di noi è qualcosa di meraviglioso, Lei sembra essere il mio prolungamento e vederla così piccola di fronte ad un mondo tanto grande, non so.. è come se adesso ho uno scopo, vivo per qualcuno e non sopravvivo soltanto. So che può sembrare un discorso forse malinconico, a tratti assurdo, ma la amo totalmente. Il suo corrermi incontro, il suo cercarmi se non mi trova al suo fianco al risveglio, il suo modo di coccolare e ringraziare. Il nome Frejya deriva da una divinità norrena che rappresenta la fertilità, l'amore, la sessualità, la morte, la bellezza ed è stato scelto da marito. E' inutile, ne sono innamorata pazza.
Ma bando alle ciance e veniamo a quello che e' l'articolo, ovvero la recensione di Craving. Siete pronti ad entrare nell'oscurità? Attenzione, il buio può far paura.
craving
Jo Rebel
Editore: Golem Edizioni
Prezzo: 18,00€
Pagine: 357
Trama: Gregorio e Victoria sono nati fratelli, e il loro legame è divenuto più intenso quando sono rinati come immortali. Dopo decenni spesi a viaggiare nel mondo ritornano a Torino e mentre Vic si iscrive all'università e passa molto tempo con se stessa, Greg trascorre le notti fuori, altalenando tra noia e lussuria. La rabbia però inizia a minare la sua volubile esistenza, mentre una creatura misteriosa lo attacca, mettendolo in serio pericolo. Entreranno in contatto con degli umani, ma se per Greg 11 rischio sarà quello di ricadere in un errore già commesso, per Vic questo incontro potrebbe rivelarsi fatale. Costretti a ripercorrere i ricordi dolorosi del passato, si renderanno conto di come le loro vite siano destinate a modificarsi. Avranno bisogno di Domiziano, il loro Creatore, e di Federico, migliore amico di Greg e passata storia d'amore di Vic. Entrambi saranno fondamentali per venire a capo di ciò che sta minacciando l'eternità di Gregorio e Victoria che arriveranno a dover combattere per continuare a esistere e, senza volerlo, infrangeranno due delle sacre regole degli immortali: mai rivelare al mondo la tua vera natura senza un valido motivo, mai farsi coinvolgere da un umano.
Ci sono stati tempi in cui dopo le lezioni scolastiche, passavo il mio tempo in biblioteca a leggere i vampiri di Anne Rice. Sono cresciuta con quel tipo di vampiro passionale, un seduttore che ruba il tuo piacere, anima e sangue e ciò nonostante rimane violento. Sono cresciuta con Lestat, con l'Intervista del Vampiro, con la loro filosofia e il loro modo di essere e dopo tanti anni in cui avevo perso la speranza con vampiri sbriluccicosi, finalmente mi ritrovo tra le mani un loro degno discendente, uno di quei libri che ti appassiona, che ti fa correre verso la fine del libro per poi perdersi in uno stato d'animo malinconico, nell'attesa devastante del seguito.
Craving mi ha catturato dalla copertina, da quell'antica pergamena dalle aspettative tanto alte e, nessuna di queste, ne è stata delusa. Ma partiamo con calma, attraversiamo queste pagine nella bella Torino,visitiamo il presente e passato, visitiamo un epoca vittoriana mai dimenticata, lasciamoci cullare e pieghiamo di lato il collo...
I nostri protagonisti sono fratello e sorella sia nella morte che nell'eternità. Un po' allo stile fratelli Salvatore, conosciamo Gregorio e Victoria sia nel loro passato, sia in quello che sono oggi: vampiri. Come detto all'inizio non aspettatevi vampiri brillantinati, qui i vampiri sono completamente diversi e tutto questo ne viene accentuato anche pagina dopo pagina, dove l'autrice crea una linea mitologica particolare, suddividendo gli stessi vampiri in classe distinte: Zarevic e Vlasic. I primi sono i classici Vampiri che, per un proprio tornaconto personale - educativo - rimangono connessi alla società, gli ultimi sono invece, vampiri distruttivi, quasi del tutto animali selvaggi completamente liberi nelle loro azioni e nel loro modo di essere.
La particolarità di questo libro è la suddivisione dei capitoli, in cui ci connettiamo mentalmente con i due personaggi, esplorandoli da vicino capitolo per capitolo. Fratello e sorella hanno fattezze di poco più ventunenni ed eternamente, con il passare dei secoli, è sempre più facile, a modo loro, integrarsi in quella che è la società. Victoria decide di frequentare una banalissima università di Torino, pur di non dar adito ad essere accusata di qualcosa di strano, mentre Gregorio, a suo modo, prende atto della società e ne diviene partecipe in altra maniera.
I caratteri di entrambi si mescolano, se da una parte troviamo una Victoria decisa nelle sue azioni, determinata nei suoi obiettivi, dall'altra troviamo un fratello preso completamente dalla brama del sangue (craving), un strappacuori sciupafemmine un po' alla Klaus di The originals. Anche qui, come in un bel libro che si rispetti, troviamo gli Anziani, i vampiri originali e l'autrice ci porta a conoscere il creatore dei due vampiri: Domiziano. Credetemi quando vi dico che riga dopo riga non potremo fare a meno della sua filosofia."Ti sei già nutrito di lei?""Si"I suoi occhi si serrarono fino a diventare due minuscole fessure"L'hai fatta tua?"Non esitai, "no"Per alcuni secondi restammo così immobili che il mondo sembrava fermarsi.
La particolarità di questo libro si basa anche sulla caratterizzazione di ogni personaggio, nonostante ne appaiano diversi nella storia di Victoria e Gregorio, ognuno di essi ha una propria personalità ben distinta, se pur vampiri non cadiamo nel classico clichè, ma ci troviamo di fronte a personaggi unici, che ci lasciano innamorare.
La scrittura incalzante ed evocativa ci porta a diventare avidi lettori in una continua dipendenza, ma anche qui in questa storia gli ostacoli non mancano, le difficoltà donano quel pepe in più che già solo così era abbastanza.
Una delle grandi difficoltà che ci si aspetta da un vampiro è di non rivelare mai la propria natura, il loro non essere vivo, ma se succede se questa regola viene infranta da entrambi? Cosa può far male davvero ad un vampiro?
L'autrice diventa quindi la nostra tessitrice, crea un abile tela d'argento dove mescola urban fantasy al mistero, all'amore e all'azione stessa. Ci troveremo a tifare per ogni personaggio descritto e ad avere il bisogno di sottoscrivere a caratteri cubitali il lieto fine. I dettagli in generali così minuziosi ci portano a leggere il libro come la lettura di una scenografia, siamo già pronti a vederne un film!
E' una lettura che consiglio perché ricorda ESATTAMENTE quello che deve essere un libro: letto con piacere, un libro che toglie il fiato e si legge senza pensare più a nulla. Coinvolgente in ogni modo, bello, ed emozionante e ora è guerra aperta: aspettiamo il seguito!
Cavolo, è da un sacco di tempo che bramo questo libro e ora sono ancora più convinta di volerlo avere!
RispondiEliminaLa tua bimba è stupenda, trasmette dolcezza e amore <3