Eccoci al Review Party di cui vi avevo parlato in un paio di articoli precedenti. Il libro protagonista di questo party è In mare aperto, di Clive Cussler edito da Longanesi.
In mare aperto è una fotografia sul passato, è un immagine in movimento ricca di azione e voglia di continuare a sapere, al non voler lasciare mai la lettura.
In mare aperto
Clive Cussler e Justin Scott
Editore: Longanesi
Prezzo: 18.60€
Pagine: 362
Trama: 1910. Sul transatlantico britannico Mauretania, partito dall’Inghilterra e diretto verso gli Stati Uniti, viaggiano due scienziati europei artefici di una sensazionale scoperta, che nascondono nel timore di vederla cadere nelle mani sbagliate. A conferma delle loro peggiori paure, durante il viaggio i due rischiano di essere rapiti, ma l’intervento provvidenziale dell’intrepido capo della Van Dorn Detective Agency in persona, Isaac Bell, li salva. Gli assalitori però non si danno per vinti, e in un secondo attacco uno dei due scienziati perde tragicamente la vita. In che cosa consiste davvero la loro scoperta? E se fosse la chiave per rivoluzionare l’economia, la cultura e forse qualcosa di ancora più importante? Isaac Bell si ritroverà coinvolto in una schermaglia letale contro un agente segreto senza scrupoli che non si fermerà davanti a niente pur di fornire ai tedeschi un vantaggio nella strada che porterà alla guerra. Il detective dovrà scoprire l’identità e gli obiettivi di quest’uomo nel disperato tentativo di fermarne l’opera. Ma potrebbe essere già troppo tardi...
Clive Cussler è un nome che diviene quasi sinonimo dell'avventura vera e propria. Quando si compra e si inizia a leggere un romanzo di questo autore, dovrebbe esserci l'avvertimento in prima pagina - attenzione, è un romanzo che rapisce - , bastano poche righe per sentirsi risucchiati all'interno e a non poter smetterne la lettura. Siamo nel 1910, in mare aperto, al rientro verso casa.
Avete presente quella sensazione, quel sesto senso che vibra lungo la schiena e ti da la certezza che qualcosa sta per accadere? E' così che si sente Isaac Bell. Giù nell'oscurità c'era qualcosa e stava per succedere qualcosa.
Si dovrebbe dar sempre retta all'istinto e ad un tratto quel ritorno a casa si trasforma in una notte da incubo, Isaac Bell si ritrova coinvolto in un aggressione e a salvare la vita a due gentiluomini, due scienziati che cercano in tutti i modi di salvaguardare la loro invenzione, un macchinario che permette l'utilizzo di un nuovo futuro, un nuovo metodo di persuasione e coinvolgimento. Se è pur vero che Isaac Bell salva la vita ai due scienziati, in realtà uno degli aggressori si lancia spontaneamente dal ponte e nella notte si perdono le sue tracce, ma se così non fosse?
Il viaggio in mare aperto si mescola al bisogno di coronare il fidanzamento con la compagna di una vita e cosa c'è di meglio nel coronare il proprio sogno, su una nave con il capitano ad officiare la cerimonia? L'amore che hanno in comune è l'unica cosa che hanno bisogno di condividere ed è con questa riflessione che ci troviamo a comprendere diversi personaggi che si presentano nella storia.
Pagina dopo pagina Isaac Bell e il suo leale collega non dimenticano l'aggressione, ne' l'invenzione così curiosa. Nonostante gli eventi e la cerimonia matrimoniale, cercano di capire su cosa il nemico tedesco vuole mettere mano e soprattutto perché. Il ritmo si alza quando uno dei due scienziati, che si credeva ormai in salvo, sparisce senza lasciare traccia. Ma come si può sparire da un transatlantico di duemiladuecento passeggeri?
Nonostante i capitoli iniziali si sviluppino su un ambientazione statica che ruota alla fine in un transatlantico, devo dire che sono rimasta colpita dall'intreccio che gli autori creano, aumentando addirittura parola dopo parola la tensione, andando sempre più affondo nella storia, alternandosi tra momenti di quiete e leggero romanticismo da parte dei novelli sposi, a vere e propri indagini su quello che succede in mare aperto. Il romanzo si arricchisce sempre di più quando la storia comincia ad avanzare nella seconda parte, presentandoci addirittura personaggi noti come Thomas Edison.
L'ambientazione, l'attenzione ai dettagli, la ricerca anche accurata nelle conversazioni, ci porta a sentirci esattamente nella storia in tutte e quattro le parti in cui è suddiviso.
In mare aperto è un romanzo che mescola diversi generi letterari senza risultare mai troppo o qualcosa di pesante. La scrittura così fluida ci porta a leggere quasi quattrocento pagine senza fatica e a riuscire a finirle in poche ore talmente presi dalla storia. Il thriller, l'adrenalina si mescolano all'azione e il bisogno di riuscita. L'attenzione particolare rivolta anche alla figura del nemico, ci porta quasi ad apprezzarne lo stesso i personaggi che ci appaiono. Non ci troviamo in una suddivisione netta tra bene o male, un amore e odio da definire, ma in una sorta di incanto da entrambi le parti, talmente la loro descrizione, la loro storia ci affascina.
Ogni scena è ricca di colpi d'azione e mancanza di fiato, l'adrenalina corre nelle vene elettrizzando ogni punto. Gli autori sanno esattamente come incatenare il lettore in ogni scena e tessere minuziosamente la loro tela. Come un sasso lanciato in acqua, ogni cerchio si propaga in scene nette e crude, in una storia che diviene pennellata in una tela, portandoci il colore della storia vera e quello dell'immaginazione.
In mare aperto è una fotografia sul passato, è un immagine in movimento ricca di azione e voglia di continuare a sapere, al non voler lasciare mai la lettura.
Clive Cusller colpisce ancora e lo fa in un modo unico. Sembra scontato dirvi che toglie il fiato, ma attenzione perché rapirvi lo riesce a fare davvero in poco tempo.
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