A 15 anni sei troppo vecchio, Markus Zusak - Recensione -

martedì 17 ottobre 2017
Iniziamo la giornata con la recensione di un libro novità edito da Frassinelli: A 15 anni sei troppo vecchio. Markus Zusak, autore di Storia di una ladra di libri e Io sono il Messaggero, arriva in Italia con una nuova trilogia.

Mi chiamo Cameron Wolfe. Ruben è mio fratello maggiore, e mi mette sempre nei guai. Ma io faccio lo stesso con lui

a 15 anni sei troppo vecchio

Markus Zusak


Editore: Frassinelli 
Prezzo: 14,90€
Pagine: 171
Serie: The Wolfe Brothers #1

Trama: n A 15 anni sei troppo vecchio incontriamo per la prima volta i fratelli Cameron e Ruben Wolfe. I due sono tanto uniti quanto diversi, visto che mentre Ruben, il più vecchio, è forte, bello e brillante, Cameron è invece il più classico degli sfigati. I due ragazzi passano la maggior parte del loro tempo litigando con i genitori e i fratelli maggiori, combattendo tra di loro incontri di boxe «a una mano» (possiedono un solo paio di guantoni), e progettando piani semidelinquenziali, come derubare il dentista del quartiere, che falliscono miseramente. Ma quello che Cameron, come tutti gli adolescenti, desidera veramente, è incontrare una ragazza - una ragazza vera, non una di quelle delle riviste che guarda il fratello. Ma la domanda che lo attanaglia è: chi può innamorarsi di un perdente come me?

Nonostante il romanzo si collochi tra i libri per adolescenti, gli young adult, A 15 anni sei troppo vecchio è un libro che si fa piacere anche sulla soglia dei trent'anni. Con una scrittura particolare, Markus Zusak, trascina il lettore tra la vita della famiglia Wolfe, ragazzi sbandati, sopra le righe, ragazzi che fanno da contrasto in una società dove l'apparenza conta anche troppo.

Cameron ha quindici anni e sopravvive. E' lui il protagonista che narra la storia della sua famiglia, è lui con la sua dialettica da adolescente, con le sue azioni senza pensare e forse influenzate dal fratello, che ci narra la sua vita. Ruben è il fratello che all'apparenza sembra essere il più forte, lo strafottente, quello che ottiene qualsiasi cosa desideri, quello che progetta rapine e se ne ha voglia le fa pure - solo se ne ha voglia -. Cameron passa le sue giornate a sopravvivere in una vita che se non stai attento ti schiaccia, il suo modo di narrare la storia è così diretto e crudo, senza troppi problemi o pensieri complessi, che si ci affeziona subito, come se Cameron fosse un nostro stesso fratello.

Con occhi lontani, Cameron osserva il fratello e il suo modo di innamorarsi delle sue compagne. il fratello ama le donne, quelle da copertina, le modelle da gambe chilometriche, eppure Cameron comincia ad aver voglia di innamorarsi, di scoprire l'amore, ma di una ragazza vera, di una ragazza che possa trovare l'ordine nel suo stesso caos. A quindici anni cominciano i batticuori per ogni donna che sorride, per ogni donna dai modi gentili e il nostro protagonista comincia a sentir il cuore battere più forte anche solo per i modi dell'infermiera dello studio dentistico, quello stesso studio che il fratello aveva intenzione di rapinare.

Quando l'universo ci mette lo zampino non è poi così facile e ci dimostra che le coincidenze non esistono. La prima cotta, quella da batticuore, quella da farfalle nello stomaco può essere paragonata ad una cicatrice sul cuore, che se chiusa male, non guarirà mai. Ed è un po' la sensazione che sulla pelle ci lascia Cameron, quando per la prima volta, si innamora.
Rebecca, la ragazza che entra nella sua vita, arriva nel momento in cui Cameron ha bisogno di mettere la testa a posto, di lavorare e guadagnare qualche soldo, ma come in tutte le cose anche qui non è facile e Cameron prova ad affrontare quell'emozione che batte dentro come un pugno.

La scrittura di Markus Zusak è potente e quello che sorprende è il modo in cui la scrittura ci convince a credere che il libro sia scritto da Cameron stesso; tra le pagine osserviamo non solo la sua voce e le sue mani che si stringono a pugno, ma ascoltiamo i suoi sogni, i suoi incubi, le sue emozioni che si fanno spazio nella piena adolescenza, il bisogno di crescere e non più sopravvivere. 

Un primo romanzo che lascia pennellate di rabbia, di crescita, di maturità, di caos e disordine. Benvenuti nel mondo dei fratelli Wolfe, attenzione perché dopo la lettura dimenticherete la vostra età.

2 commenti on "A 15 anni sei troppo vecchio, Markus Zusak - Recensione - "
  1. Questo libro ammetto che mi incuriosce molto e la tua recensione ancora di più

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    1. Si nonostante sia uno young adult vale la pena di leggerlo :D

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