Iniziamo il pomeriggio con un articolo leggero che tocchi le corde del caffè e della voglia di continuare la giornata. Il review tour in cui partecipo oggi tratta di un libro frizzantino: Arte, amore e altri guai, di Alessandra Redaelli.
ARTE, AMORE E ALTRI GUAI
Alessandra Redaelli
Editore: Newton Compton Editori
Prezzo: 0,99€ ebook
Pagine: 320
Trama: Martina ha 42 anni, un marito bello e affascinante e due figli gemelli e adolescenti, Ananda e Nirvana. Hippy in gioventù, più tranquilla da mamma, si barcamena fra paste al pesto dell’ultimo secondo, articoli per un magazine, interviste a pittoreschi personaggi del mondo dell’arte, una rubrica per cuori spezzati, vernissage e la routine familiare. Fino a quando Martina inizia a sospettare che il marito abbia una doppia vita… Fra equivoci, ospiti inattesi e insperati colpi di fortuna, Martina sconvolgerà completamente la sua vita. Accanto a lei, le preziose amiche e una giostra di personaggi originali che daranno colore anche alle giornate più difficili.
Arte, amore e altri guai è uno di quei romanzi che si leggono nelle giornate no, quei romanzi leggeri che non si prendono troppo sul serio, che nonostante la scrittura a volte troppo semplice, si apprezza comunque.
La protagonista assoluta è Martina, quarantaduenne milanese sposata con Cesare, architetto cinquantenne ancora belloccio e piacente. Martina è mamma di due gemelli Ananda e Nirvana. So cosa state pensando, e l'ho pensato anch'io: che nomi bizzarri. Effettivamente anche Martina ne è consapevole e ci scherza quasi su, pregando di non subire le ire e le maledizioni dei gemelli. - Nirvana ricorda molto Kurt Cobain, ma Ananda sembra il retaggio dell'essere stati hippy da giovani! -
La vita di Martina è abbastanza piena, quotidianamente scrive articoli per una rubrica di cuori infranti, intervista personaggi del mondo dell'arte piuttosto strani, e si barcamena tra il lavoro e l'essere moglie e mamma.
La rubrica cuori spezzati è la mia vergogna, la macchia indelebile sulla mia coscienza di impeccabile giornalista rampante, la chiazza di unto sulla camicia Ralph Lauren
Fin qui tutto sembra andare bene, vero? E invece no! Tutto crolla in mille pezzi, quando Martina scopre che da suo marito hanno assunto una nuova stagista, giovane e sexy, una certa Camilla Brambilla e qui la matematica non è opinione: giovane + sexy + stagista = amante!
Martina inizia a convincersi che suo marito si intrattenga allegramente con Camilla Brambilla, ed inizia un lunghissimo viaggio mentale del quale entreranno a far parte tantissimi personaggi: Soledad, una delle sue migliori amiche, svampita e leggermente ossessionata dal sesso,
la mamma di Martina che ha abbandonato il marito nove anni prima e ora ha una relazione con un intellettuale francese più giovane di lei, Francesco, detto "Bradley" per la sua somiglianza con Bradley Cooper; Nirvana ed Ananda che sembrano due bambocci viziati ma è tutta apparenza, e tante altre buffe figure.
Il matrimonio di Martina, sempre più in crisi, coincide con il riappropriarsi, da parte della nostra milanese, della sua identità, dei sogni sepolti nel cassetto e di una sua rinascita a livello professionale: Martina inizia a diventare sempre più famosa dopo essersi inventata una lettera per la sua rubrica, basata sulla storia di una donna
che cerca un amante al marito per renderlo felice.
Le femministe insorgono, il gossip aumenta, e tra viaggi di lavoro, interviste e vernissage, Martina conosce Anna Baglioni Offenbach, moglie di uno dei più importanti mecenati di New York: riconoscendo in Martina una penna frizzante, la Offenbach le propone di scrivere un libro sulla storia della sua famiglia e su quella di suo nonno,
emigrato da Firenze a New York a inizio secolo.
Questa è l'occasione della svolta, quella che permette a Martina di fuggire da un rapporto in crisi....
Correre come Forrest Gump per scappare da me stessa e dal fallimento del mio matrimonio
Ma prima o poi le crisi si affrontano, e i musi lunghi non possono protrarsi per mesi.
Vi confesso che, pur avendo letto il libro in pochissime ore, continuavo a rimuginare all'idea di come la nostra protagonista dovesse invece di scappare, fermarsi a pensare, a parlare e a riflettere sul bisogno di non far morire nell'inedia il suo rapporto. Tuttavia la nostra protagonista sembra seguire il motto la carne è carne, cedendo prima alle lusinghe di Francesco-Bradley, poi intenerendosi dalle attenzioni del professor Metello,
poi cedendo di nuovo a suo marito dal quale nel frattempo si è separata.
Mi manca il sesso. Ho voglia di un maschio sano e forte come in un periodo di anemia potrei avere voglia di una bistecca al sangue. Carne
Il finale da lieto fine spiazza un po', lascia il sorriso in quello che da inizio sembrava un dubbio.
La mia votazione rimane 3 su 5 in quanto in generale il libro è molto carino, lo stile dell'autrice è molto leggero, a tratti sufficiente, ma ammetto che il tempo vola, si ha voglia di continuare a leggere le vicissitudini della nostra protagonista, che all'apparenza può sembrare superficiale, ma sotto sotto riesce a tirare fuori le unghie in momenti che posson sembrare disperati.
Nonostante l'autrice affronti temi di primo acchito molto pesanti come la separazione e l'adulterio, il contenuto è molto sdrammatizzato, molto preso in maniera ironica e se all'inizio questa parte può piacere, dopo un po' quasi sembra stonare, si ha voglia di accettare, di ascoltare, di sentire forse un po' di più nelle pagine quel dolore...alla fine cosa sarebbe la gioia senza il dolore?
L'ironia dei personaggi mi ha ricordato molto due attori che si apprezzano in Benvenuti al sud: Claudio Bisio e Angela Finocchiaro.
Si riescono ad apprezzare anche i due gemelli dai nomi bizzarri, dove si recepisce il messaggio che non è vero che gli adolescenti sono tutti stupidi, ma molti di loro hanno semplicemente paura del mondo degli adulti, e in molti casi sono anche più maturi.
Un altro tema importante che l'autrice affronta è quello dei sogni, dei propri obbiettivi. Martina sembra riprendere il coraggio e se durante il matrimonio aveva messo da parte i suoi sogni per scendere a compromessi, adesso sembra invece ritrovare la chiave di quel cassetto e riprendere in mano quell'obbiettivo tanto atteso.
Ho bisogno di volermi bene. Forse non è vero che noi donne siamo frivole. Forse la verità è che non ci hanno insegnato a volerci abbastanza bene
Generalmente è un romanzo che spazia in diversi temi, ma che uno dopo l'altro l'autrice li affronta e li mescola in un romanzo molto leggero. Non è uno di quei romanzi che ti rimane addosso come un profumo, è una lettura accattivante sotto certi aspetti, si legge per un paio di ore, ma non ha protagonisti che ricordi per un bel po'. Si lascia tuttavia leggere ed è piacevole. Consiglio questo romanzo? Assolutamente si, ironico, frizzantino, divertente. Un romanzo che forse si apprezzerebbe di più sotto un ombrellone, con il rumore delle onde del mare.
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