Oggi iniziamo la giornata con - e finalmente - un po' di entusiasmo, per un romanzo che è riuscito ad incollarmi letteralmente alle pagine, fino alla parola fine. Benvenuti nel review party di Rapimento e Riscatto, dove il male spesso risiede come un tarlo.
RAPIMENTO E RISCATTO
Vito Bruschini
Editore: Newton Compton Editori
Prezzo: 10,00€
Pagine: 320
IN USCITA OGGI
Trama: John Paul Getty III, nipote sedicenne di un ricchissimo petroliere americano, scompare a Roma nella notte del 10 luglio 1973 nei pressi di piazza Farnese. Capelli lunghi e atteggiamento anticonformista, il ragazzo frequenta l’ambiente bohémien della capitale, tra Campo de’ Fiori, Santa Maria in Trastevere e Piazza Navona. All’inizio la notizia non ha grande eco sugli organi di informazione: tre mesi dopo la sua sparizione, la famiglia e gli investigatori non sono ancora certi se si tratti di un vero sequestro o piuttosto sia una messinscena del giovane per estorcere una montagna di soldi all’avaro nonno. Ma quando viene recapitata al quotidiano Il Messaggero una busta con un orecchio mozzato del giovane Getty non ci sono più dubbi. Il gesto brutale impressiona l’opinione pubblica italiana e internazionale e quello del sequestro Getty diventa il caso più seguito dai media di tutto il mondo. Ambientato nella Roma della Meglio Gioventù, lo straordinario racconto di un dramma familiare, umano e politico che ha segnato un’epoca e l’ingresso trionfale della ’Ndrangheta nelle cronache e nel tessuto sociale del nostro Paese degli anni a venire.
Rapimento e Riscatto, storia romanzata ispirata ad un sequestro realmente avvenuto negli anni 70.
Il protagonista è John Paul Getty III, nipote di un ricchissimo petroliere americano con una famiglia piuttosto disastrata: divorzi, amanti, secondi e tripli matrimoni, seconde mogli giovanissime ed eroinomani, padri assenti e drogati.
E' in questo contesto che cresce Paul, un adolescente di diciassette anni che si trova a vivere in una Roma bohemienne, in quegli anni in cui Patty Pravo è la regina incontrastata delle scene musicali e nella capitale si respira un clima di leggerezza, passione, amori liberi e un gran fermento culturale. (in fin dei conti sono gli anni immediatamente successivi alla rivoluzione del sessantotto)
Paul è un ragazzo ricco ed annoiato, che probabilmente non è mai stato felice, e si circonda di gente attirata solo dal suo cognome e dai suoi soldi: è sicuramente un'esca facile per gente poco raccomandabile.
Ma il malessere di Paul non era costituito dagli altri, nasceva invece dal profondo della sua condizione di giovane viziato che non aveva mai avuto veri legami affettivi
A Roma non ci sono solo giovani miliardari come Paul, ci sono anche mezze cartucce che si arrabattano per vivere, come " Sarchiapone" ed i suoi amici: Sarchiapone aiuta la nonna al mercato, e si ingegna anche con piccoli furti pur di sbarcare il lunario.
Sarchiapone, il cui crimine peggiore è stato quello di rubare una forma di formaggio, decide che ci sono lavori che possono fruttare molto di più: perché non sequestrare Paul ed estorcere un riscatto che può far vivere di rendita lui, figli, nipoti e pronipoti?
Qui inizia il lungo, infernale, dramma di Paul: verrà rapito il 10 luglio 1973 da loschi individui i cui affari si intrecciano con la 'ndrangheta calabrese, costretto a vivere in grotte sperdute dell'Aspromonte e a subire addirittura l'amputazione di un orecchio da esibire come prova ai suoi parenti.
Considerando che Paul è un viziatissimo figlio di papà, all'inizio nessuno crede che il suo sia un vero sequestro: tutti ritengono che lui stesso abbia architettato tutto per vivere una vita dorata in qualche atollo sperduto, magari assieme ad una delle sue fidanzate; il clima nel libro è davvero molto serio e questo permette di ricredersi addirittura sulla storia e dubitare insieme agli stessi protagonisti.
L'unica a credere alla veridicità del sequestro è la madre di Paul, che si trova a dover combattere con la famiglia del suo ex marito, dove quest'ultimo non ha nessuna intenzione di cedere al ricatto.
Provo solo pietà. Pietà per il mio Paulino, così solo, il suo visino adorato mutilato, le sue invocazioni alla mamma. Pietà per voi che non conoscete la compassione. Pietà per il nonno perché la sua declinante vita è senza affetti. Pietà per mio marito perché nemmeno in questa tragica situazione ha saputo ritrovare gli accenti dell'amore. E provo finalmente anche la serenità delle decisioni prese
Il cammino per la liberazione di Paul è difficile e pagina dopo pagina, l'angoscia, il bisogno di sentirsi liberi da quelle stesse catene le sentiamo nella pelle. I mesi di sofferenza vengono ripagati quando il nostro protagonista viene rilasciato, tuttavia il male è sempre all'interno e il nostro autore ne lascia traccia ben definita.
Nel segreto più segreto della nostra anima, abita l'angoscia. E' il luogo che la disperazione ha più caro tra tutti, un pozzo profondo e buio dove però se sappiamo grattare bene troviamo nascosta la speranza, che è la porta dietro alla quale abita la felicità. Dopo cinque interminabili mesi di angoscia e disperazione, che avevano sconvolto le loro vite, Gail e Paul avevano saputo risalire dagli abissi della sofferenza e ora finalmente potevano assaporare il gusto dolce della gioia
Tutto bene quel che finisce bene, direte voi... E invece no, perché il sequestro ha profondamente turbato l'animo di Paul, che finisce nelle spire più oscure del male e della dipendenza. Ho letteralmente divorato questo libro, l'ho finito a tarda notte e ho anche sognato agguati mafiosi.
Non sono nemmeno capace di descrivervi quanto mi abbia lasciato: il ritmo è serrato, le vicende non danno tregua, l'adrenalina è costante.
J.Paul Getty III |
Mi sono ritrovata a passeggiare con Paul in una capitale bellissima, ma già devastata dalla malavita e dalla corruzione, ho sofferto con lui durante i mesi di prigionia, sfogliavo le pagine pensando: Ma quando lo trovano? Che fine farà? ho sofferto e mi sono disperata assieme a sua madre, l'unica capace di smuovere montagne pur di salvargli la vita, sono stata in un angolino ad osservare i criminali che lo rapivano, mi sono indignata davanti ad un miliardario che paga il riscatto per un suo congiunto e ne pretende la restituzione in rate con interessi.
La scrittura dell'autore è fluida e capace di arrivare al nostro cuore, di darci quell'adrenalina che ci fa correre e restare col respiro mozzato.
Il libro è consigliatissimo a tutti, indistintamente.
Una piccola ma molto importante precisazione: il libro è davvero ispirato al reale sequestro di J.P Getty III, il quale finirà davvero la sua vita in maniera molto misera.
E questo mi ha fatto tanto riflettere: spesso dobbiamo arrivare ad un passo dalla morte per apprezzare la vita, ma alcune persone sono portate all'autodistruzione e per loro il destino è segnato.
Grazie Lucia, è una delle recensioni più complete, articolate e interessanti che abbia mai avuto. Davvero sinceri complimenti per come strutturi i tuoi scritti.
RispondiEliminaCaro Vito, è un piacere averti nel blog e sapere che la mia recensione ti sia piaciuta. La mia collaboratrice Lucia si occupa di scrittori esordienti, ma sicuramente Rapimento e Riscatto sarà una delle sue prossime letture. Un abbraccio, Emanuela.
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