Dopo giorni di romanzi faticosi, difficili da recensire in maniera positiva, dopo giorni di pesantezza per letture che non posso consigliarvi, torno finalmente alla carica con Giallo all'ombra del vulcano. Un romanzo che a me ha ricordato l'estate e la voglia di leggere di tutto visto la questione tempo.
Un romanzo veloce che non deve essere sottovalutato.
giallo all'ombra del vulcano
Letizia Triches
Editore: Newtonc Compton Editori
Prezzo: 9,90€
Pagine: 320
Trama: È una mattina come tante, quella in cui Rachele De Vita saluta suo marito ed esce di casa per andare al lavoro. Cinque giorni più tardi il suo corpo viene ritrovato tra le rocce del tratto di costa compreso fra Aci Trezza e Acireale, straziato da sette colpi di pistola. Come si giustifica tanta ferocia nei confronti di una ragazza dall’esistenza apparentemente molto tranquilla? Le indagini sul caso vengono affidate al pubblico ministero Elena Serra, che inizia da subito a ricostruire nel dettaglio la vita della vittima: quel che ne emerge è un quadro complesso fatto di mezze verità, di piccole e grandi menzogne, che coinvolgono gli affetti recenti e passati della giovane archeologa. Giuliano Neri, a Catania per aiutare un amico in un’opera di restauro, sarà ancora una volta coinvolto in un caso di omicidio in cui l’arte si intreccia spesso con la realtà. Insieme al magistrato, si renderà conto che ci sono passioni distruttive che continuano a bruciare tra i vicoli della città ai piedi dell’Etna. Con la stessa forza del magma sotterraneo del vulcano…
In questo romanzo troviamo Rachele, una giovane archeologa appassionata ovviamente di storia antica e di reperti, troviamo Elio, il marito di Rachele, un pittore di notevole talento che gestisce assieme a suo padre una libreria, oltre ai genitori di questi due giovani, e gli ex compagni di un tempo.
La storia si svolge in Sicilia, terra bellissima e dura, la stessa terra descritta da Verga nei Malavoglia: ve li ricordate i vinti del destino, quelli che, nonostante gli sforzi, erano condannati a soffrire e a lavorare duramente?
È un po' ciò che succede a Rachele, giovane intelligente e piena di vita che viene ritrovata morta dopo diversi giorni dalla sua scomparsa:il suo corpo viene ripescato in mare, devastato da 7 colpi di pistola. Ma chi mai può aver voluto la morte di Rachele?
Le indagini vengono svolte da una donna caparbia e ostinata, la dottoressa Elena Serra. Sarà lei, assieme a Giuliano Neri, a dover dipanare una matassa che coinvolge le famiglie di Rachele, di suo marito Elio e del suo ex fidanzato Manfredi Catalano.
Non siamo diversi dagli altri esseri viventi Giuliano, e non c'è nessuna mano invisibile che regge le nostre vite. Non c'è nessuno scopo, eppure è meraviglioso lo stesso.
Ci sono rancori mai sopiti, vendette che esplodono dopo anni, misteri legati al territorio di Cala Bruna dove dovrebbe sorgere un complesso avveniristico fortemente voluto da Manfredi e da suo padre Diego, colpevoli che sembrano innocenti e viceversa.
Come si inganna? In due modi. Dicendo cose false ed omettendo cose vere
Ho divorato il romanzo in due giorni, un po' perché amo moltissimo i libri che parlano della Sicilia, territorio magico ed aspro, un po' perché la scrittura fluida dell'autrice ci porta proprio a voler capire a tutti i costi chi è l'assassino, e quale possa essere il mistero.
Ovviamente nemmeno questa volta ho capito un tubo, e scoprire solo alla fine l'identità del colpevole mi ha..spiazzata!
Unico piccolo appunto : il linguaggio usato dai personaggi è a volte un po' troppo formale, a tratti quasi da sceneggiatura di un film... Forse avrei voluto qualche parolaccia in più, un approfondimento maggiore su una probabile storia d:amore tra la Serra e Neri, ma è proprio voler trovare il pelo nell'uovo. Il libro è molto interessante e assolutamente consigliato!
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