Felice Samhain lettori, avete preparato le caramelle per i bambini o vi aspettate qualche scherzetto? Qui in casa mondo di sopra abbiamo finito di inserire le decorazioni alle finestre e iniziano i preparativi per la cena silenziosa, di cui vi ho parlato ieri.
Questo special post di oggi che dona il termine all'Halloweeks Blogtour vi farà fare un giro nella storia delle streghe di Triora, pronti a conoscere la Salem Italiana?
In Liguria, a poche decine di chilometri da Imperia, si trova un piccolo borgo medievale conosciuto come il borgo delle streghe. Esso comprende quasi 500 abitanti a 700 metri d'altezza, e qui nel 1587 le bagiue ovvero le donne ritenute streghe, furono accusate di portar malattia e carestia nel borgo.
Furono accusate all'incirca venti donne, donne che l'unica cosa che avevano in comune era l'utilizzo delle piante officinali per intervenire in soccorso dei bisognosi, delle partorienti o di provocare aborti per alleviare tremende sofferenze. Atroci e umilianti furono le torture, abitazioni diventarono prigioni, belle ragazze che scaturivano invidia diventavano streghe mangia bambini, parole e frasi disconnesse per le torture subite diventarono lunghi testamenti, gli abitanti si accusarono gli uni con gli altri e solo una donna ebbe il coraggio e la forza di gettarsi dalla finestra del Palazzo Stella per scappare dalle torture che a breve avrebbe avuto.
Miei cari lettori per visitare Triora è meglio farlo quando il silenzio cala su questo piccolo borgo, quando i turisti non affollano i vicoli, quando non ci si sofferma solo su stupidi cappelli incanta turisti o sulle befane appese alle vetrine perché non ci si apprezza Triora.
In alto, in basso, nei lati, ovunque guardi, questo borgo ha una storia, la senti nell'aria che respiri, la senti anche solo toccando le pareti in pietra. Per salire nelle piazze del paese abbiamo già subito memorizzato il sentiero della Cabotina, un luogo dove dicevano che le streghe si riunivano per celebrare riti strani, in realtà la Cabotina veniva utilizzata dalle donne poiché definita punto strategico visto il bosco poco più sotto
Salendo verso la Cabotina fermatevi un attimo ad ascoltare ciò che quei vecchi ruderi hanno da dirvi, respirate e guardate oltre ciò che vedete, quello che le vecchie donne vedevano da li, offrite un pensiero, una caramella o anche solo una preghiera a quel manichino che rappresenta quella donna che tantissimi anni fa in quello stesso luogo veniva tirata dai capelli e trascinata nelle prigioni perché considerata strega.
Triora è magica, non solo per la storia che ha dietro ma per la gente che ci abita e per la gente che arriva e si ferma ad ascoltare.. Non perdetela.. ogni minuto passato li' non è un minuto perso come succede qui nelle città.
Triora è uno dei miei posti preferiti e leggere questo post mi ha ricordato che è davvero troppo che non torno da quelli parti... *_*
RispondiEliminaAnch'io la amo e non vedo l'ora di tornarci **
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