OGGI PARLIAMO DI:
evita greco
Biografia:
Nata ad Ancona nel 1985, Evita Greco affronta nella sua vita diversi lavori: da baby sitter, a bagnina, a cassiera, ad animatrice in colonia, a segretaria.
Da piccola le viene diagnosticata la dislessia che affronta con audacia promettendo a se stessa che avrebbe letto tantissimi libri e che un giorno ne avrebbe scritto uno suo.
Romanzi:
- Il rumore delle cose che iniziano, 2016 Rizzoli
- La luce che resta, 2018 Garzanti
Nel racconto di Evita Greco Siamo noi la nostra casa che troviamo in Tu sei parte di me, la protagonista è Cara , una donna che ha affrontato la gravidanza da sola perché per il compagno non era il tempo giusto per avere una bambina, Vita.
Cara è sola, eppure riesce a rialzarsi piano piano, a promettere a se stessa di riuscire a crescere sua figlia e a darle tutto ciò che merita. Non è facile affrontare una gravidanza da sola, non è facile affrontare una nascita e la nuova vita con un neonato, eppure Cara piano piano si reinventa, si ricrea costruendo con la sua bambina il loro piccolo mondo.
Quando nella vita di Cara arriva un altro uomo, l'impatto non è facile. E' vero, all'inizio c'è l'innamoramento, l'amore, il bisogno dell'uno e dell'altro e di far entrare lui nella vita di Cara e Vita , ma Cara ha bisogno di reinventarsi di nuovo, di dare spazio alla loro nuova famiglia.
Ma non era abituata a condividere quel genere di momenti. Non era abituata a condividere quell’emozione
Ma Cara in realtà dietro quella maschera da donna pronta, da madre, da donna innamorata nasconde una fragilità immensa che hanno la maggior parte delle donne che sono cresciute da sole, che hanno creato un pezzo della loro vita da sole, che si sono reinventate. Cara ha paura, si sente piccola, Cara ha le sue abitudini, ha creato con Vita il suo mondo e adesso cambiarlo, reinventarsi ancora non è facile affatto.
Siamo noi la nostra casa è un inno alla dolcezza, alla forza, alla rinascita che è innata dentro una donna; come il Bucaneve Siamo noi la nostra casa riesce a bucare l'aridità della paura, riesce a liberarsi delle catene della quotidianità e ad affrontare quel salto nel vuoto che solo alla fine riusciamo davvero ad apprezzare. Cara è forte nonostante la paura, Cara è una donna in rinascita ed è meraviglioso già così.
Lo stile di scrittura di Evita Greco è molto dolce, sembra un fiume che con le sue parole riesce a cullare il lettore fino alla destinazione, fino alla meta che l'autrice vuole raggiungere. Le storie sono forti, riescono a penetrare nella pelle e a lasciare un bellissimo ricordo. Dallo stile intenso ed evocativo, Evita Greco sa farsi ricordare e amare.
Ci sono rumori che meritano più attenzione di altri… Ada sa che ci sono cose che, quando iniziano, fanno rumore. E quando sente quel rumore, si ferma e ascolta. Ascolta il rumore delle cose che iniziano.
Perché leggere Evita Greco:
- Perché riesce ad infrangere ogni tipo di barriera e paura, perché è sempre positiva e lascia un messaggio di forza e di grinta dove non si riesce a trovare una soluzione
- Perché la scrittura lascia con il fiato sospeso
- Perché la sua dolcezza arriva fino all'ultima pagina senza far mai distogliere l'attenzione
«La verità è che io non sono pronta. È come se ognuno di noi fosse fatto di pezzi da dover tenere insieme. Poi a un certo punto ci si accorge che forse qualche pezzo manca. E lo si va a cercare. Tu sei il pezzo che mi manca. Voglio che tu sappia che, se anche forse non sono pronta per essere una madre perfetta, sono pronta per fare spazio al pezzo che sei tu. Sono pronta per spostare tutti gli altri, in modo tale che tu possa essere tu.»
Perché leggere Evita Greco:
- Perché riesce ad infrangere ogni tipo di barriera e paura, perché è sempre positiva e lascia un messaggio di forza e di grinta dove non si riesce a trovare una soluzione
- Perché la scrittura lascia con il fiato sospeso
- Perché la sua dolcezza arriva fino all'ultima pagina senza far mai distogliere l'attenzione
«La verità è che io non sono pronta. È come se ognuno di noi fosse fatto di pezzi da dover tenere insieme. Poi a un certo punto ci si accorge che forse qualche pezzo manca. E lo si va a cercare. Tu sei il pezzo che mi manca. Voglio che tu sappia che, se anche forse non sono pronta per essere una madre perfetta, sono pronta per fare spazio al pezzo che sei tu. Sono pronta per spostare tutti gli altri, in modo tale che tu possa essere tu.»
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