Tu sei parte di me Blogtour Garzanti: Cristina Caboni

venerdì 16 novembre 2018


OGGI PARLIAMO DI...



CRISTINA CABONI 




biografia:



Vive a Cagliari con la sua famiglia; le sue più grandi passioni, oltre la scrittura a tempo pieno, sono le rose che coltiva con amore e la cura delle api regine dell'azienda apistica.

ROMANZI:  


- Il sentiero dei profumi, Garzanti Maggio 2014

- La Custode del Miele e delle Api è uscito il 17 Settembre 2015 per Garzanti

- Il Giardino dei Fiori Segreti è uscito il 20 Ottobre 2016 per Garzanti 

- La Rilegatrice di Storie Perdute, Garzanti Ottobre 2017

-  La Stanza della Tessitrice, edito da Garzanti e uscito nell'ottobre 2018

Nel racconto di Cristina Caboni La donna di ghiaccio che troviamo in Tu sei parte di me, veniamo catapultati di fronte ad una ragazza in una sala d'attesa, incinta e sola.
Barbara, questo è il suo nome, è sempre stata quella riservata, fredda, distaccata e razionale verso ogni cosa, eppure quell'uomo che l'ha fatta innamorare è riuscito a eliminare la sua armatura dandole ciò che porta in grembo e scappandone via.

Ma l'universo è strano, a volte mette davanti a noi uno specchio che non riflette, ma gioca con le nostre sfumature e quando Barbara si rende conto di aver dato per scontato l'assenza di quell'uomo, forse non è poi così tardi.
I figli sono un legame 
Cristina Caboni con questo racconto ci illude, ci porta a dare per scontato che come al solito il maschio tende a far del male alla femmina, il maschio scappa, il maschio non ha coraggio eppure riga dopo riga ad un certo punto tutto cambia e non riusciamo a prendercela con la protagonista, ma capiamo che è importante eliminare quella nebbia dagli occhi  e a non dar nulla per scontato; il parlarsi, il comprendersi, il perdono è quello che aiuta davvero nell'amore.

Il racconto La donna di ghiaccio non solo ci porta a scioglierci di fronte alle emozioni descritte per la gravidanza, i minuziosi dettagli che ci fanno sognare e quasi sentire quei piccoli calcetti nel nostro corpo, ma ci dona l'importanza di non cadere, di non rimanere a sopravvivere in una vita che sembra toglierci tutto, ma a dedicare il nostro tempo a qualcosa di più importante: l'amore. Siamo schiavi di un sistema dove per andare avanti bisogna lavorare, eppure poi non abbiamo tempo per goderci la vita stessa, ma Cristina Caboni in poche pagine riesce a farci riflettere e a darci quella grinta, quella voglia di provarci...

Lo stile di scrittura di Cristina Caboni è sempre stato ricco di dettagli e poetico al tempo stesso, riesce ad incantare il lettore con le sue parole e a dargli comunque quell'accenno di fiato sospeso.

Il pane è indispensabile, il pane è cuore, è anima. Devi toccarlo, devi riconoscerlo. Il pane si annusa, si tocca, si ascolta, si mangia con rispetto. Il pane dona gioia e felicità. Per questo il pane è fondamentale per ogni evento umano. Perchè il pane parla, racconta dei luoghi dove il grano è stato raccolto, lavorato. Ma la farina ha bisogno dell'acqua, della condivisione, della collaborazione. Dunque diventa motivo di aggregazione già prima che il forno sia acceso, che la farina venga mescolata, che l'aria e l'acqua lo facciano lievitare. Che le mani lo spezzino...

Perché leggere Cristina Caboni:

- Perché la sua scrittura incanta come una dolce melodia o una poesia che riesce ad entrare nel nostro animo

- Perché le sue storie sono sempre ricche di dettagli, ma che non annoiano mai

- Perché ogni sua storia insegna una morale a qualsiasi età.

Era tutto così strano, così incredibile. Le domande vorticavano dentro di lei. Il suo turbamento andava oltre il senso di meraviglia e di rivelazione. In quel momento, seppe che qualcosa era cambiato. Quella lettera, che una donna aveva scritto utilizzando un libro come una bottiglia lanciata nel mare del tempo, era stata lei a trovarla, lei a leggerla.




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