Storie di romanticismo, creature orribili e mostri giganti, Michele Borgogni - Recensione -

venerdì 7 dicembre 2018
Visto la gravidanza ormai giunta al termine, il blog non sarà costante nelle pubblicazioni e nel parlarvi delle novità. Il mondo di sopra prende una piccola pausa per sistemare e accogliere al meglio la piccola Sophia Victoria.


storie di romanticismo, 

creature orribili e 

mostri giganti

Michele Borgogni

Prezzo: 9,99€ Link acquisto 
Pagine: 90

Trama: Avete paura dei mostri? Incontrerete creature terribili: talmente grandi da poter usare la balena di Pinocchio per la frittura di paranza, talmente potenti da essere scambiati per divinità, talmente orribili che la mente umana si rifiuterà di accettarle. Godzilla lontanissimo dal natio Giappone, Bigfoot che si stufa della politica americana, uno zombie che proverà a rovinare lo spirito del vero Natale... E molto di più. Undici racconti surreali e divertenti, cinici e spaventosi (ma non troppo, ve lo prometto) che vi faranno capire che il mondo sarebbe un posto migliore, se ci fossero più mostri giganti.

Storie di romanticismo, creature orribili e mostri giganti è uno di quei libri che leggi una volta e poi un'altra e infine un'altra ancora, quando hai voglia di ridere con poco, quando hai voglia di passare il tempo, quando hai voglia di qualche brivido freddo sulla schiena ma che ti lasci il buon umore alla fine della lettura. 
I racconti di Michele Borgogni sono folli e originali, sono divertenti, sono strisce continue di una scrittura che corre veloce e che non lascia spazio alla distrazione. 

Le storie che Michele Borgogni racconta sono ben undici a farci compagnia ed in tutte riconosceremo personaggi già letti o comunque già sentiti, ma in un mondo nuovo, diverso, mescolati tra loro in storie che non c'entran nulla e ricordano la follia del Paese delle meraviglie in una chiave horror sottile, capace di catturarci e lasciarci riflessioni amare. 

E' interessante scoprire che ogni storia viene narrata da un personaggio diverso, ma il protagonista vero e proprio sembra aleggiare nell'ombra divenendo lo stesso Michele che ci invita ad andare avanti o a soffermarci su un particolare del protagonista con le sue note a fine racconti, anch'esse create con una scrittura fluida, scorrevole e accattivante.

Ogni storia è ricca di sottile ironia e voglia di farsi ricordare, non ci sono storie che valgono di più o di meno di un'altra; ogni personaggio diventa qualcosa di percepibile e reale nonostante l'autore non utilizzi minuziosi dettagli nel descriverlo e raccontarlo.

Se pur brevi ogni racconto ne è comunque intenso e lascia con la sensazione di fiato sospeso e con l'accenno che forse quel protagonista lo incontreremo ancora.

Visto che ogni racconto è a sé stante e visto il periodo in arrivo, vi consiglio di iniziare la lettura dal racconto di Il migliore amico del vivo e proseguire con Per un Natale tradizionale dove quest'ultimo lascia con un finale aperto e con la voglia di ritornare a leggere i protagonisti della storia.

Con poche pagine l'autore riesce a farsi beffe di noi, a ironizzare e a creare un libro che se pur horror e spaventoso sotto certi aspetti, ne lascia comunque la sensazione piacevole di aver letto un libro interessante e ironico, sottile in ogni sua caratteristica. Michele Borgogni riesce a coinvolgere il lettore fino alla fine e a far divenire le sue storie di romanticismo, creature orribili e mostri giganti storie da non dimenticare così in fretta. 


2 commenti on "Storie di romanticismo, creature orribili e mostri giganti, Michele Borgogni - Recensione - "

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