Nei giorni precedenti è stato possibile seguire l'evento di La storia di The Witcher, pubblicato dalla Multiplayer Edizioni. I vari approfondimenti sono stati diversi tra i personaggi, il bestiario e addirittura un quiz sul labirinto dei libri che vi permette di giocare e scoprire quale tipologia di Witcher si nasconde nel vostro animo.
In questa tappa ci soffermiamo, invece, su quella che è la musica di The Witcher assaporando un caffè corposo e l'odore di sandalo.
La musicoterapia è uno strumento di comunicazione non verbale che interviene sia a livello psicologico che spirituale, rilasciando al nostro corpo e al nostro animo una sensazione via via crescendo di benessere ed equilibrio.
La stessa musica può indirizzare l'animo di una persona verso sentimenti che mutano ed evolvono in continuazione, è possibile passare da uno stato di tranquillità ad uno stato veloce di inquietudine e allarmismo, fino a tornare a quell'equilibrio perenne avuto poco prima.
La serie Netflix su The Witcher gioca tantissimo con la musica, sviluppando un moto continuo di sensazioni a chi non solo segue la serie, ma anche solo a chi ascolta le varie interpretazioni musicali.
Le musiche televisive, che di certo hanno lasciato senza fiato durante la visione della prima stagione della serie televisiva, rimangono quelle più impresse nella mente anche solo durante la fantastica lettura del romanzo ideato dallo scrittore Andrejz Sapkowski
Uno dei brani più evocativi è possibile ascoltarlo qui:
Con musica composta e prodotta da Sonya Belousova & Giona Ostinelli
Un altro brano della playlist di The witcher che lascia chi l'ascolta con la sensazione di avere il cuore tra le mani, è sicuramente The End's Beginning, ascoltata durante i titoli di coda della serie televisiva.
Soffermiamoci, invece, tra le pagine dello scrittore e tra l'eleganza e l'adrenalina che scorre tra le parole, la musica che ho da sempre immaginato e ascoltato per accompagnarne la lettura, si può dire che va al di là di ciò che può essere definito convenzionale e si sofferma tanto su quella che per me è la musicoterapia: aiutare la mente a sollevarsi dal corpo e a trascinarsi all'interno dello stesso romanzo.
In questo caso I Motorhead con 1916 straziano con il loro lamento, con la loro quasi impossibilità di avere una fuga dalla morte e la stessa sensazione e necessità di rinascere in qualche modo.
In questo caso è impossibile non citare anche i Sonata Arctica e vi invito a scorrere le pagine dello scrittore ascoltando la loro musica: sentirete i brividi oltrepassare non solo il vostro corpo, ma la vostra stessa anima.
Tra i brani dei Metallica è impossibile non citare Nothing Else Matters, una delle più struggenti canzoni d'amore.
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