Grishaverse - Tenebre e ossa
Leigh Bardugo
Editore: Mondadori
Trama: Il dolore e la paura mi vinsero. Urlai. La parte nascosta dentro di me risalì con impeto in superficie. Non riuscii a fermarmi. Il mondo esplose in una sfolgorante luce bianca. Il buio si infranse intorno a noi come vetro. L'orfana Alina Starkov non ha grandi ambizioni nella vita, le basterebbe fare al meglio il suo lavoro di apprendista cartografa nell'esercito di Ravka, un tempo nazione potente e ora regno circondato dai nemici, e poter stare accanto al suo buon amico Mal, il ragazzo con cui è cresciuta e di cui è innamorata da molto tempo. Ma il destino ha in serbo ben altro per lei. Quando il loro reggimento attraversa la Faglia d'Ombra, la striscia di oscurità quasi impenetrabile che taglia letteralmente in due il regno di Ravka, lei e i suoi compagni vengono attaccati dagli esseri spaventosi e affamati che lì dimorano. E proprio nel momento in cui Alina si lancia in soccorso dell'amico Mal ferito gravemente, in lei si risveglia un potere enorme, come una luce improvvisa e intensa in grado di riempirle la testa, accecarla e sommergerla completamente. Subito viene arruolata dai Grisha, l'élite di creature magiche che, al comando dell'Oscuro, l'uomo più potente di Ravka dopo il re, manovra l'intera corte. Alina, infatti, è l'unica tra loro in grado di evocare una forza talmente potente da distruggere la Faglia e riunire di nuovo il regno, dilaniato dalla guerra, riportandovi finalmente pace e prosperità. Ma al sontuoso palazzo dove viene condotta per affinare il suo potere, niente è ciò che sembra e Alina si ritroverà presto ad affrontare sia le ombre che minacciano il regno, sia quelle che insidiano il suo cuore.
Oscurità. Sangue. Tenebra. Fuga. Solitudine e magia.
Credo fortemente che questo romanzo possa identificarsi nelle parole precedenti.
Basta iniziare a leggere solo le prime pagine per capire quanto l'autrice abbia uno stile di scrittura pazzesco, capace di trasportare il lettore all'interno della storia e catapultarlo fuori - sempre con nostalgia - solo arrivati alla parola fine.
Tenebre e Ossa è un romanzo graffiante, una storia fatta di intrighi e passione, dove la frase nulla è come sembra, calza a pennello. Ogni parola sembra marchiata a fuoco per via dello stile unico.
Il potere, il rapporto, il regno, la densità della magia, la paura e il coraggio stesso, diventano il punto centrale della storia, il cuore pulsante.
Il romanzo se pur fantasy, porta il lettore a trovarsi di fronte rivelazioni a volte dolorose, ma necessarie.
Le creature all'interno del romanzo sono spaventose, l'abisso in cui l'autrice ci porta è realizzato completamente al buio, eppure nulla è lasciato al caso.
Il personaggio principale è una ragazza, Alina, una di quelle a cui sembra pesarle l'intero mondo sulle spalle, eppure andando avanti scoprirà il potere grandioso che nasconde dentro di lei, quello stesso potere però che la metterà in difficoltà.
Pagina dopo pagina il lettore si renderà conto che Tenebra e Ossa non è solo un romanzo fantasy, ma veste il genere di romanzo di formazione. Accompagnati dalla protagonista, si assiste piacevolmente alla sua crescita. Alina non sarà più la ragazza dalla testa bassa, diventa coraggiosa, diventa una donna capace di prendere in mano la sua vita e cambiare il mondo.
Nonostante sia un primo volume di una trilogia, Tenebre e Ossa riesce a creare all'interno del lettore stesso un legame con tutti i personaggi, riuscendo ad affezionarsi anche agli antieroi.
Un aspetto da non tralasciare è la stessa ambientazione che sembra valicare intenzionalmente il genere gotico e horror, passando poi a sfumature tinte di rosa dovuta a quella sensazione di leggero romance.
Leigh Bardugo sembra sussurrarci come lo stesso fantasy possa essere una spinta a guardare oltre la realtà; la lettura stessa diventa un'esperienza conscia di magia e natura da sembrar reale. Se lo stile come detto all'inizio della recensione è pazzesco, la narrazione stessa è fuori dall'ordinario se pur semplice allo stesso tempo. L'intento dell'autrice sembra proprio quello di essere una lettura che va oltre alla semplice piacevolezza del tempo, ma a voler accompagnare il lettore davanti a pagine che diventano amiche.
Leggere Tenebre e ossa riporta il lettore ad inchinarsi davanti a quella che è la missione di un romanzo: raccontare storie facendo sentire il lettore meno solo.
È piaciuto tanto anche me, e non vedo l'ora di leggere il successivo capitolo ☺️☺️
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