Ho chiuso il 2020 in maniera difficile.
Mi sono trovata a spingere una roccia in salita e senza redbull a portata di mano. Siamo quasi a fine Gennaio 2021 e mi rendo conto che questo articolo sembrerà più uno sfogo senza senso, ma mi sono stancata di quelli che si soffermano dicendomi "il mondo di sopra è cambiato".
Il 2020 è stato un anno pessimo; uno di quegli anni da dimenticare.
In pochissimi attimi la mia vita è cambiata.
Qualcuno ha cercato di spingermi nel precipizio e io non sono caduta, mi ci sono buttata.
Ancora sotto shock, mi sono lanciata nel vuoto.
Una mamma single.
Una mamma single con una bambina di due anni, una casa da mantenere e un pitbull che, troppe volte, mangia pure i muri cagando poi dove non dovrebbe.
Una donna single dopo dieci anni di storia, dove era sicura che quell'uomo fosse davvero quello da e vissero per sempre felici e contenti, per poi rendersi conto che quel felici e contenti in realtà non esiste o almeno la Disney ha dimenticato di raccontarci il giorno dopo di quel tanto agognato lieto fine.
Il mondo di sopra è cambiato, il rosa è diventato troppo opaco. Mi sono resa conto che nel 2020 certe amicizie cominciavano a starmi strette e ho chiuso rapporti dove ero stanca di scendere a compromessi, dove dovevo adattarmi e farmi andare bene. Ho fatto amicizia con persone nuove, per poi rendermi conto che stavo facendo sempre gli stessi errori: cercando di limitare quella che ero per non ferire gli altri e chi, invece, si preoccupava di non ferire me?
Nel 2020 ho aperto il cassetto virtuale del computer e ho tolto la polvere ad una vecchia storia che avevo scritto negli anni precedenti.
Ho preso quel manoscritto e l'ho buttato.
Ho ripreso i personaggi e li ho rifatti nuovi: ho modellato il loro carattere su quelle che in quel momento erano le mie emozioni, la mia rabbia, il mio dolore, il mio bisogno di gridare ed è uscito fuori Al di là di Borgo Opaco.
Ma non mi bastava.
Al di là di Borgo Opaco meritava qualcosa di più grande.
Ho creato allora il sito web interattivo dove poter giocare e trovare porticine nascoste, ma anche lì volevo di più.
Volevo dare giustizia a quel non lieto fine che avevo creato ed è per questo che ho iniziato la stesura di Custode dell'Oltretomba, creando qualcosa di più crudo e duro, finendo poi a decidere di pubblicarlo a Febbraio, con la luna della tempesta.
Ma non mi bastava.
Nell'attesa dell'ultimo volume della dilogia, ho pubblicato Nascosta nell'abisso, un racconto brevissimo su Moon che si ritrova tra le Montagne dei Dimenticati.
Ma anche lì, non mi bastava.
Sempre nel 2020 ho firmato un contratto editoriale per una piccola storia tutta rosa dedicata alla mia bambina forse per smussare un po' gli angoli di quella roccia appuntita che mi ero creata intorno per proteggermi.
Ma non mi bastava ancora.
Come donna mi sono buttata su avventure leggere, qualche birra sulla spiaggia e le notti passate ad osservare il cielo, ma non mi bastava.
Ho sperimentato e ho goduto nel rendermi conto di quanto certe persone dietro ad uno schermo sembrano così grandi, così dannati e oscuri, per poi essere solo piccoli e inutili granelli di sabbia che in realtà sono fragili anche davanti alla loro stessa immagine.
Ma non mi bastava ancora.
E allora mi sono tatuata.
Ho contattato una tatuatrice, scegliendola tra le tante e le ho parlato di lei, di Provenza, spiegandole che creatura fosse.
Le ho raccontato la sua storia e poi la mia.
Abbiamo parlato per ore davanti a quel disegno che volevo e, insieme, abbiamo trovato il volto perfetto per la mia Provenza, colei a cui devo tutto, la ninfa spietata fatta di ghiaccio e nero abisso.
Ma non mi bastava ancora.
Avevo bisogno di qualcosa in più.
E allora mi sono buttata di nuovo sulla scrittura, su una nuova storia.
Sul vuoto e sull'abisso di una vecchia creatura e mi è bastato.
L'ho cullata tra le braccia, ho capito la sua oscurità e ho accettato con consapevolezza ogni sua scelta, facendola mia.
E mi sono fermata.
Questa volta, mi sono fermata.
Non mi sono buttata a pubblicarla in self. Ho deciso di aspettare, editarla, coccolarla ancora, rileggerla e scegliere le case editrici a cui mandarla perché è una creatura cupa, drammatica e forse troppo violenta, ma merita di avere i suoi lettori.
E mi sono fermata anche come bookblogger.
Ho rallentato e ho fatto un passo indietro.
Mi sono sentita stanca di rincorrere le nuove uscite.
Stanca di esaudire ogni richiesta delle casa editrici, stanca di star dietro ai blogger per organizzare eventi che alla fine non frega a nessuno.
Stanca di autori che stalkerano chiedendo sempre "ma alla fine quando pubblichi la recensione del mio romanzo?" .
E quindi ho detto basta e ho fatto ancora un passo indietro.
Adesso comando io.
Decido io quando pubblicare una recensione, decido io che libri leggere, decido io con quale casa editrice collaborare e decido sempre io se la recensione sarà su questa piattaforma o un'altra.
Riprendo le mie redini perché ho deciso che se anche questo 2020 ha fatto schifo, ho bisogno che il 2021 abbia qualcosa in più.
Quindi si, il mondo di sopra è cambiato.
Ha vomitato a parole tutta la distruzione che aveva dentro, ha vomitato tutta la rabbia e il vuoto che sentiva. A volte sarà troppo cupo, troppo crudo o parlerà solo di libri non adatti a tutti i lettori, ma a questo punto poco importa.
Vuoi o non vuoi questa sono io.
Il mondo di sopra in tutti questi anni ha indossato con dignità il nero e il rosa brillante, ora sono solo un po' più opaca, ma lo indosso sempre con tutta la mia dignità.
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