Mazzi di rose, cioccolatini, peluche, cuori, cuoricini, stampe di foto in ogni forma e dimensione.
Credo che con questa frase si possa tradurre la commercializzazione amara di San Valentino dove più che festa degli innamorati, diventa la festa del dimostrare agli altri quanto il nostro amore ci ami.
Ma andando indietro nel tempo, è possibile scoprire come San Valentino in realtà sia una festa pagana che deriva dall'antica celebrazione dei Lupercali, festa di protezione e purificazione, del 15 Febbraio.
Il risveglio della natura, la nascita degli animali, portava gli antichi romani a celebrare inizialmente i lupercali per proteggere il proprio gregge dai lupi che, affamati, scendevano dalle montagne in cerca di cibo.
Il Dio celebrato nell'antica Roma, per avere protezione era Lupercus, Luperco il fauno.
Divinità rurale, cacciatore, protettore dei greggi, inizialmente era identificato con il lupo di Marte, poi con il tempo venne collegato al fauno, fino ad essere assimilato al dio della natura, Pan.
Gli antichi romani non solo celebravano la sua festa per avere protezione dagli animali selvaggi, offrendo in cambio sacrifici di caproni e addobbando altari con ricotta e formaggi preparati dai pastori, ma venivano realizzati rituali veri e propri per propiziare la fertilità della terra e del proprio popolo.
I rituali di fertilità venivano effettuati davanti alla grotta sacra a Luperco, ai piedi di Palatino dove si credeva che in quel luogo i fondatori di Roma, Romolo e Remo, fossero stati allattati dalla famosa lupa. I Luperci, sacerdoti di Luperco, sacrificavano gli animali per poi addobbarsi con le loro pelli e iniziare il rito della fertilità.
Indossati le pelli degli animali e unto il proprio corpo di grasso, i Luperci correvano per le strade con lunghe fruste di cuoio ricavate dalla pelle di caproni per rendere fertili sia la terra che le donne.
Le giovani donne, venivano poi colpite sul ventre dalla frusta così da essere benedette.
Dopo la benedizione del ventre delle giovani donne e la corsa intorno a Palatino, per propiziare poi la fertilità di tutta la comunità, venivano scelti giovani donne e uomini che, formando coppie casuali, dovevano poi provvedere entro l'anno a procreare con la benedizione degli Dei avvenuta in quel giorno.
Con l'avvento del cristianesimo, la divinità pagana di Luperco non fu più identificata come Dio protettore dei greggi e della fertilità, ma venne vista come figura di diavolo vero e proprio, orribile mostro dalle fattezze di caprone.
Pericolosi per i cristiani, i demoni fauni erano capaci di maledire le comunità e avere rapporti abominevoli con le donne. Esseri immortali, devoti al diavolo se non figura di diavolo vere e proprie capaci di promettere qualsiasi cosa pur di avere l'anima del devoto cristiano.
La festa dei Lupercali con la sua sessualità e la fertilità terrena e umana, venne abolita e trasformata nella festa di San Valentino. Nonostante ciò, si dice che gli antichi romani continuarono a festeggiare di nascosto il Dio-Lupo, radicato completamente nell'animo di ogni uomo.
Questa festività pagana non la conoscevo maso che praticamente tutte le festività cristiano hanno una data che corrisponde a quella di una festività pagana precedente
RispondiEliminaAssolutamente, le festività cristiane provengono in realtà da celebrazioni pagane :)
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